San Marino. “Cassa di Risparmio/SUMS: il silenzio è d’oro (e lo paghiamo noi)”

San Marino. “Cassa di Risparmio/SUMS: il silenzio è d’oro (e lo paghiamo noi)”

SAN MARINO. “Il governo avrebbe dovuto limitarsi ad acquisire le quote di Carisp e del Casale perché questo è il mandato che ha ricevuto dal Consiglio Grande e Generale, che non ha di certo subordinato queste acquisizioni alla volontà di tappare la bocca alla SUMS, la quale aveva intrapreso azioni legali in piena autonomia”. Rete e Mdsi tornano alla carica sul tema della Cassa di Risparmio e lanciano un affondo al Segretario di Stato per le Finanze Celli.

Quando nel febbraio scorso abbiamo appreso che lo Stato avrebbe comprato da SUMS sia le azioni di Cassa di Risparmio per la cifra di 3,2 milioni di euro, sia le quote del “Casale la Fiorina” per 7,4 milioni di euro (per un totale di 10,6 milioni), ci siamo chiesti se, a fronte di queste cifre, il governo di Adesso.sm avesse comprato da Sums anche il suo silenzio.

Il nostro timore è stato confermato visto che, sei mesi dopo, apprendiamo dal verbale della Assemblea Soci della SUMS di come Celli il 12 gennaio 2018 abbia inviato una lettera dai toni perentori in cui senso può essere riassunto così:”O accettate questa proposta in blocco, o non se ne fa niente”. E cosa prevedeva la proposta di Celli? L’acquisto da parte dello Stato delle quote azionarie SUMS del Casale La Fiorina, quelle di Carisp, la spalmatura in 25 e anni e la rinuncia della SUMS ad ogni azione legale presente e futura.

Leggi l’intervento completo. 

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