SAN MARINO Come Il Baracucco legge il (fallito) tentativo di fondere le due banche storiche della Repubblica, Cassa di Risparmio e Banca San Marino, da una angolatura culinaria.(…)
“Dall’ipotesi di fusione di Cassa di Risparmio e Banca di San Marino si sarebbero prospettate almeno quattro diverse combinazioni:
-la Bancassa, un istituto che se la spassa a racimolare soldi con la ramassa, tra imposta e tassa alla massa, un po grassa e un po smargiassa, che i limiti oltrepassa ma basta che incassa; direttore nominato Pantalone
-la Cassabanca, un istituto modello di rovere massello, fonte di guadagno con inserti di castagno, banca di stato in compensato, banca popolare di compattato trucciolare, banca di sistema in laminato color crema; direttore mastro Geppetto
-la Grancassa di San Marino, a disposizione del governo per battere e ribattere in maniera ripetuta in materia finanziaria, ogni banda che si rispetti necessita di una grancassa che da il tempo giusto per fare squillare all’unisono trombe e tromboni; diretti dal maestro Muti, e tutti zitti
-la Banca Ti Risparmio, un istituto dalla parte del cittadino, dal più grande al più piccino, ti risparmio la fatica, ti risparmio l’intenzione, il Grande Sportello che controlla ogni movimento e ogni balzello; direttore generale Barbara D’Urso. E saremo stati tutti nominati! (…)
(dal sito Il Baracucco)