«Veleno a piccole dosi perché non soffrisse ma da allora non vivo più dal rimorso»
La pensionata accusata di tentato omicidio al Gip: «L’ho fatto per i miei figli a loro insaputa»
ANDREA ROSSINI. «Lo avvelenavo a piccole dosi, perché non soffrisse, ma ora non vivo più dal rimorso. Un pentimento che non nasce oggi: sono stata io a chiamare il medico di famiglia quando ho visto che lui cominciava a stare male». Davanti al giudice la donna romagnola di 79 anni accusata di tentato omicidio per avere somministrato all’a n zi an o compagno del topicida, rischiando di ucciderlo, ha confermato la confessione resa ai carabinieri della procura. Il Gip Manuel Bianchi le ha imposto il divieto di avvicinamento al pensionato: deve stare alla larga dalla casa di riposo dove si trova l’ex convivente, afflitto da una malattia degenerativa, né può avvicinarsi a meno di un chilometro ai luoghi dove lui dovesse essere trasferito, pena l’arresto. (…)
Tratto dal Corriere Romagna