Aggressioni, vetri antisfondamento. Un mese di cantiere al pronto soccorso
Vetri antisfondamento nelle postazioni front-office, pulsanti di allarme nelle zone di maggior rischio, percorsi protetti per aumentare la privacy e la sicurezza dei pazienti e dei loro familiari, con questi ultimi che non dovranno più mettersi in fila con i malati. All’ospedale di Rimini sono iniziate le grandi manovre per rivoluzionare il pronto soccorso dopo gli appelli lanciati in luglio dai sindacati, in seguito alle numerose aggressioni subite da medici e infermieri che avevano fatto suonare il campanello di allarme. L’Ausl Romagna aveva annunciato, due mesi fa, che sarebbero partiti i lavori che hanno l’obiettivo anche di installare dispositivi di allarme portatili, l’individuazione di locali adeguati per la gestione dei pazienti aggressivi, oltre “alla vigilanza delle aree a rischio e le misure organizzative per limitare file e attese e formazione del personale”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna