“Non accettiamo un bilancio di assestamento che va ad aggravare pesantemente il debito dello Stato e a fare scelte decisive sul sistema bancario, senza che sia stato avviato un approfondito confronto preventivo.
Dobbiamo constatare che da parte di Governo e maggioranza non è stato avviato alcun confronto preliminare, almeno fino a quando la CSU ha inviato una richiesta di incontro formale.”
È il messaggio forte che la CSU ha ribadito nell’incontro di ieri con i rappresentanti delle forze di maggioranza al Kursaal, durante i lavori della nuova sessione del Consiglio Grande e Generale, dopo che lo stesso concetto era stato espresso nel precedente incontro con il Segretario per le Finanze e con i rappresentanti delle forze di opposizione. Siamo alle solite, ha puntualizzato la CSU; anche in questo caso si è voluto confinare il confronto con le parti sociali nel ristrettissimo spazio che intercorrerà tra la prima e la seconda lettura consigliare.
“L’esperienza ci insegna che una volta che un provvedimento è andato in prima lettura ha già una sua impostazione di massima, che poi è molto difficile cambiare. Il confronto successivo risulta spesso svilito, dando origine in molte occasioni a qualche emendamento dell’ultim’ora che apporta modifiche marginali.”
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