Sanitari non vaccinati, ultimatum per 1.500
MANUEL SPADAZZI – Le lettere sono partite nei giorni scorsi. E sono arrivate già anche le prime risposte, da parte dei sanitari non ancora vaccinati. Sono tanti, nel Riminese e nel resto della Romagna. L’Ausl ha inviato a 3.500 persone tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, altri lavoratori a contatto coi pazienti (della sanità pubblica e privata) la raccomandata in cui chiede spiegazioni per la mancata vaccinazione. Nel Riminese l’ultimatum è stato spedito a 1.500 sanitari. Tra questi, hanno già risposto oltre 800 persone, più della metà. Molti di loro non sono affatto dei no-vax convinti: hanno rimandato l’appuntamento con il vaccino per altri motivi. “Alcuni hanno avuto il Covid da poco. Tra le donne diverse hanno spiegato di aver rimandato la vaccinazione perché incinta o in fase di allattamento”, precisa Franco Borgognoni, a capo dell’unità di igiene e sanità pubblica di Rimini. Ma tra coloro che non si sono ancora vaccinati ci sono anche gli irriducibili. E l’Ausl, come previsto dalla legge, una volta verificate tutte le posizioni, caso per caso, prenderà i provvedimenti necessari. Chi si rifiuterà espressamente di vaccinarsi, verrà sospeso dal lavoro senza stipendio fino alla fine dell’anno. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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