«Un giorno per salvare il capriolo Federico»
Oltre 120 animalisti protestano e fermano l’abbattimento. Ma ora è corsa contro il tempo. L’Enpa: «Le autorità ci hanno dato 24-48 ore»
Il grilletto non verrà premuto, almeno per ora. Il movimento che le associazioni ambientaliste hanno provocato nel volgere di poche ore nella giornata di mercoledì ha avuto il merito di sospendere l’abbattimento del capriolo che da oltre un anno vive all’interno della superficie recintata dell’aeroporto di Rimini. Il capriolo da ieri ha anche un nome, lo hanno chiamato Federico. «Ci sembrava logico visto che da quand’era piccolo vive all’interno dell’aeroporto che porta il nome del regista» spiega Uliana Vergoni dell’associazione Dna Rimini. Lei, come tanti altri volontari di Enpa Rimini, Animal Freedom, Gaia ed anche Fondazione Cetacea, attraverso il passaparola si sono affollati fin dalla serata di mercoledì a ridosso delle reti di recinzione che si trovano vicino alla pista, sul lato riccionese. Erano oltre 120. Mentre il veicolo si muoveva all’interno per cercare di abbattere l’animale, gli animalisti hanno cominciato a fare rumore, accendere i fari delle auto, così da sabotare le operazioni (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino
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