Caso Rivelli, nei guai anche un residente a Rimini

Caso Rivelli, nei guai anche un residente a Rimini

Caso Rivelli: riminese nella maxi-inchiesta

LORENZO MUCCIOLI – Farmaci illegali e stupefacenti viaggiavano sul dark web per arrivare fino in Riviera. C’è anche un riminese tra le 28 persone finite agli arresti domiciliari a seguito della maxi-operazione dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando per la Tutela della Salute, che mercoledì scorso hanno fatto scattare il blitz in varie città d’Italia, eseguendo 39 arresti. Fentanyl, GBL (la cosìddetta “droga dello stupro”), catinoni sintetici e benzodiazepine oltre ad eroina ad alta concentrazione: queste alcune delle sostanze chimiche al centro di un traffico internazionale che da Olanda, Cina, Polonia, Canada e Germania si estendeva fino all’Italia. A finire nel registro degli indagati è stato Stefano Bruzziches, originario di Padova ma residente a Rimini, 59 anni, pensionato, ex appartenente all’Aeronautica Militare, incensurato. Secondo l’accusa, il 59enne sarebbe stato il destinatario di quattro scatole contenenti pericolosi catinoni sintetici provenienti dall’Olanda, che sono state sequestrate a Roma dai Carabinieri. Gli inquirenti hanno però ricondotto a lui altre sei spedizioni per un totale di quasi 1.800 dosi. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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