Oltre 260 studenti delle Medie di San Marino alla speciale matinée teatrale

Oltre 260 studenti delle Medie di San Marino alla speciale matinée teatrale

I ragazzi delle Scuole Medie della Repubblica di San Marino hanno preso parte, stamani al Teatro Nuovo di Dogana, a una speciale matinée teatrale inserita nel contesto di ‘Diversiàmoci’.

“Venerdì 20 maggio, al Teatro Nuovo di Dogana, 269 ragazzi delle Scuole Medie sammarinesi hanno partecipato, in una speciale matinée a loro appositamente dedicata, all’appuntamento teatrale ‘Rautalampi’ di Garofalo/Nexus, realizzato nell’ambito di ‘Diversiàmoci’, il percorso che si inserisce nel contesto di “Teatro e cittadinanza” promosso dal dipartimento delle Scienze Umane dell’Università di San Marino e dall’Università di Bologna, progetto realizzato in collaborazione con gli Istituti Culturali, nell’ambito della stagione teatrale 2021/2022 di San Marino Teatro con il  supporto e della collaborazione con l’Authority Pari Opportunità della Repubblica di San Marino”, spiegano in un comunicato gli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino.

Lo spettacolo, “vincitore del Premio ‘Per formare il sociale’ del festival ‘Presente Futuro’ 2019 e finalista del Premio ‘Scenario Infanzia’ 2018, racconta la storia di Licia, una bambina rom che vive nel campo nomadi di Rautalampi, nel suo percorso di crescita e autodeterminazione”.
In scena, i tre interpreti “si confrontano sul tema dello spettacolo, costruendo il personaggio di Licia tramite l’esposizione e l’uso di materiale d’archivio ricavato dall’incontro con bambine e ragazze rom e presentando le proprie vicende autobiografiche: Giuseppe, regista e arteducatore; Laura, attrice professionista e boxeur amatoriale; e Pio, ventenne rom residente nel campo nomadi di Salone”.
Il pubblico partecipa così alla “costruzione della storia di Licia, nel suo rapporto con la famiglia, la scuola e la città, attraverso un linguaggio post-drammatico che combina narrazione, performance e video installazione”.

Lo spettacolo “indaga il tema dell’infanzia ai margini attingendo alle storie di bambine e adolescenti rom: soggetti iper-visibili eppure inascoltati che più di altri incarnano gli effetti della povertà educativa e urbana”.

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