Ha cercato di tenere duro, Lorenzo Cagnoni, sperando di riuscire a confermare in extremis l’inaugurazione del 25 Settembre nonostante la deflagrazione del caso-pilastri (Fonte VdR).
Ieri però, la Società Palazzo dei Congressi non ha potuto fare altro che ammainare la bandiera: il taglio del nastro e l’inizio dell’attività sono da rimandare a “data da destinarsi”.
E’ buio pesto sia sui tempi che sui costi. L’ingegner Gallini avverte che “le toppe di carbonio non sono previste come soluzione dalla legge, quindi niente scorciatoie. E intanto emergono le carte ufficiali della vicenda. I pesanti dubbi sui lavori dell’opera pubblica da 117 milioni erano noti da vari mesi a chi ricopriva i posti di responsabilità.