Il governo della Repubblica di San Marino, di fronte alla gravissima crisi economica in gran parte derivante dai pessimi rapporti con l’Italia (Tremonti a Teodoro Lonfernini: ‘Vada a prendere in giro qualcun altro ‘) non ha trovato di meglio che investire in ‘40 slot machines‘ –
comprate dalla consueta Novomatic? -, per il casinò di Rovereta.
Un casinò collocato su un promontorio sammarinese in territorio italiano.
Una provocazione allo Stato di sui San Marino è enclave, l’Italia.
Provocazione creata nell’agosto del 2005, e continuata sotto tutti i governi successivi: primo e secondo governo post giugno 2006 e poi l’attuale.
La notizia del nuovo acquisto, capolavoro della
consueta ipocrisia politica in materia di giochi, viene da Corriere Romagna – San Marino: ‘la delibera del Congresso di Stato è datata 29 settembre, ed autorizza l’Ente di Stato dei Giochi a stipulare la modifica del contratto fra l’ente stesso e la Giochi del Titano.‘
In proposito il suddetto giornale ha raccolto una dichiarazione del direttore del casinò, Salvatore Caronia: ‘sono slot machines in tutto e per tutto simili a quelle che si trovano oltre confine, anche perché, come avevamo annunciato, in Italia grazie al nuovo decreto potrebbero aprire fino a 56mila sale. Basti pensare che in questi ultimi giorni a Roma ne sono state aperte quattro nuove. Anche a Rimini potrebbe avvenire lo stesso, e allora la concorrenza sarebbe davvero forte per noi‘.
Quanto al ventilato trasferimento a Ponte Mellini o altrove il dr. Caronia afferma: ‘sulla sede nessuna novità. Tutto rimandato ad una prossima assemblea dei soci, ancora da definire‘.