Piccoli azionisti Carim, all’attenzione anche di Pasquinelli

Piccoli azionisti Carim, all’attenzione anche di Pasquinelli

Massimo Pasquinelli, Presidente della Fondazione Carim,  si adopererà con ogni mezzo  per far  rimanere la Cassa di Risparmio di Rimini (Banca Carim) in mani riminesi dopo l’uscita dal  commissariamento, come del resto aveva detto essere necessario fare l’ex Presidente della stessa  Fondazione Alfredo Aureli.

Ad iniziare dai prossimi Consiglio d’Amministrazione e Consiglio Generale gli
organi della Fondazione verranno coinvolti nell’attività – alla quale fino ad
ora ci si è dedicati con lena e riservatezza opposta al protagonismo – per
decidere le scelte strategiche
.

Pasquinelli intende – come del resto ha suggerito l’ex Presidente Aureli – ricorrere all’aiuto dei  piccoli azionisti.

Comprendo che, per fare un esempio, la soglia del 2% di capitale per poter
presentare liste in occasione del rinnovo degli organi amministrativi e di
controllo, soglia introdotta nello statuto della banca nella fase precedente
alla mia presidenza di Fondazione, col consenso di chi mi ha preceduto, sia un
fattore penalizzante per i piccoli azionisti. Per questo, all’Assemblea dei soci
di Banca Carim del 29 aprile scorso, ossia poche settimane dopo la mia entrata
in carica, dissi che ritenevo giusto abbassare tale soglia per favorire la
partecipazione dell’azionariato diffuso e la sua rappresentanza negli organi di
governo della Cassa. Sono convinto che, appena terminata l’amministrazione
straordinaria, si debba subito porre mano a questa modifica statutaria.

Leggi la lettera
di Massimo Pasquinelli a Il Resto del Carlino

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