Politici di San Marino, maestri di ipocrisia. I giochi

Politici di San Marino, maestri di ipocrisia. I giochi

I politici della Repubblica di San Marino si stanno rivelando autentici maestri di ipocrisia per come trattano abitualmente la questione dei giochi. Si sono  formati alla scuola ormai decennale del professionista  del settore, indicato, simbolicamente, come l‘uomo-bastone-del-pollaio

L’ultima dimostrazione lo si è avuta seguendo i lavori del Consiglio a proposito del comma sulla relazione dell’Ente di Stato dei Giochi. La conclusione è stata: avanti tutta

“Abbiamo cercato di perseguire una politica di responsabilita’ nel definire i
criteri da seguire in questa attivita’- prosegue il segretario di Stato
Pasquale
Valentini
– anche
se cio’ e’ stato giudicato un freno per il suo sviluppo”. Ma prioritario e’
“percorrere strade che non compromettano il Paese nei rapporti con altri Paesi e
con altre attivita’ della nostra economia”.

In conclusione, “non e’ intenzione
di questa maggioranza
– sostiene Valentini- che i giochi diventino un fattore
caratterizzazione dell’economia di questo Paese”.

Obiettivo “e’ trovare le
condizioni affinche’ questa attivita’ sia vissuto all’interno delle esigenze di
armonizzazione del rapporto bilaterale con l’Italia”.

San Marino ha “tutto
l’interesse perche’ il rapporto non si complichi”. In questa direzione, si
collochera’ l’eventuale sviluppo del gioco on line: un problema “tutt’altro che
semplice” si pone infatti sulla possibilita’ che a San Marino si possa lanciare
questo tipo di attivita’.

 

Vedi riferimento  Agenzia Dire Torre 1

Leggi anche di Stiven Muccioli, L’ Anno Zero

 

 

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