Presentazione del Programma 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri (L.R. 5/2004)

Presentazione del Programma 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri (L.R. 5/2004)

Giovedì scorso l’assessorato all’immigrazione, l’Osservatorio statistico provinciale e il servizio politiche per l’integrazione della Regione Emilia-Romagna hanno presentato il Programma 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri e i dati aggiornati sulla presenza e sullo stato di integrazione nel nostro territorio degli immigrati.

Il numero dei cittadini stranieri residenti al 01/01/2009 è salito a 26.178, con una crescita del 16% rispetto al 2008.

‘I dati più significativi’ rileva l’assessore Piccioni, ‘riguardano l’età media degli immigrati che si attesta su 31 anni rispetto ai 45 dei cittadini italiani, l’alto tasso di inserimento lavorativo e scolastico (Gli stranieri avviati al lavoro a Rimini nel 2008 sono quasi 18.200 e rappresentano il 27,7% del totale delle persone assunte nell’anno), la crescita di bambini stranieri nati in provincia e la quota di coloro che risiedono in modo stanziale (ovvero da più di 5 anni) presso un comune del territorio’.

Il dott. Andrea Facchini della Regione ha evidenziato la positività dei dati sull’integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto economico e sociale regionale e sulla loro partecipazione al gettito contributivo e fiscale regionale.

Nel 2007, a fronte di uno stipendio medio inferiore del 40% rispetto allo stipendio medio generale, i lavoratori stranieri nella provincia di Rimini hanno versato all’erario 53 milioni di euro per il sostegno alle pensioni e 27 milioni di euro di gettito fiscale, senza considerare il gettito IVA legato ai consumi. In buona sostanza oggi 8 pensioni su 100 godute dagli italiani sono a carico dei lavoratori stranieri.

A fronte di questa contribuzione sostanziosa, sbalorditive sono le stime sulla fruizione del welfare: tenendo conto che l’80% della spesa sanitaria e sociale regionale sono orientate agli over-65 e che i cittadini stranieri hanno un’età media notevolmente inferiore a quella degli italiani, gli stranieri pesano appena per il 2-3% sulla spesa sanitaria e per il 9-10% sulla spesa sociale complessiva regionale.

I principali obiettivi che l’Assemblea regionale ha deliberato per il triennio 2009-2011 sul Programma per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri riguardano:

1) La promozione dell’apprendimento e dell’alfabetizzazione della lingua italiana per favorire i processi di integrazione e consentire ai cittadini stranieri una piena cittadinanza sociale e politica;

2) La promozione di una piena coesione sociale attraverso processi di conoscenza, formazione e mediazione da parte dei cittadini stranieri immigrati ed italiani.

3) La promozione di attività di contrasto al razzismo e alle discriminazioni.

Infine il rapporto CNEL pone l’Emilia-Romagna al primo posto tra le regioni italiane in termini di integrazione socio-occupazionale dei cittadini sia stranieri che italiani: l’azione integrata di enti locali e del terzo settore, insieme alle risorse messe a disposizione sul territorio regionale, hanno garantito in questi anni la coesione sociale e una risposta efficace alle nuove complessità poste dalla presenza dei cittadini stranieri.

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