Diversi albergatori si dicono pronti a rinunciare ai turisti per tenere i profughi ma vogliono rimborsi certi. Riviera sicura ipotizza di presentare un esposto.
NICOLA STRAZZACAPA – Il nuovo chiarimento della Prefettura di Rimini, che ha ribadito ancora una volta come «l’accoglienza dei profughi finanziata con risorse pubbliche sia possibile solo nelle strutture accreditate (i Cas, Centri di Accoglienza Straordinaria) o all’interno del Sai, il Sistema di Accoglienza e Integrazione finanziato dallo Stato e gestito dai Comuni» viene accolto con un mix di incredulità, stupore e in certi casi anche preoccupazione dai titolari degli hotel che da oltre un mese accolgono i profughi ucraini nelle loro camere. Ma non sono escluse le carte bollate. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna