Il PSD esprime la sua soddisfazione per l’intesa raggiunta tra le parti sociali ed il Governo sulla riforma dell’IGR che sarà affrontata nel Consiglio Grande e Generale della prossima settimana anche il considerazione dell’impegno profuso nelle ultime settimane al fine di ravviare il dialogo interrotto sulla riforma fiscale.
Di questo si è discusso anche nel Consiglio Direttivo tenutosi nella serata di ieri, 5 luglio, nel quale è stata evidenziata l’importanza di tale riforma anche alla luce dell’impegno assunto con il Fondo Monetario internazionale, il valore della condivisione e lo scongiuramento di un conflitto sociale estremamente dannoso in un periodo di crisi e di cambiamento come questo. Ciò nonostante riteniamo non verrà data soluzione definitiva ai problemi di bilancio e che saranno necessari ulteriori interventi per compensare la caduta delle entrate tributarie,
Al centro del dibattito è stato posto l’insieme di azioni da intraprendere per porre in sicurezza la situazione economica del Paese, confermare gli impegni nei confronti degli organismi internazionali, valutare tutte le iniziative utili al fine di rendere maggiormente efficace l’applicazione del nuovo modello interazione tra stati basato sulla trasparenza e sulla internazionalizzazione.
A tal proposito si rileva sempre più indispensabile una maggiore integrazione con l’Unione Europea, una integrazione che il Consiglio Grande e Generale nel giugno 2011 indicava dovesse comprendere “i temi del ruolo politico e della cittadinanza europea, della possibilità di aderire ai programmi di formazione e finanziamento europei, dell’accettazione negoziata delle quattro libertà e del relativo acquis, compatibilmente con le realistiche difficoltà di un piccolo Stato come San Marino”. Ad oggi non c’è altro modo di soddisfare questo se non attraverso la richiesta di adesione all’Unione Europea: per questo l’approvazione del referendum sarebbe la miglior opzione istituzionale e civile.
Il PSD ribadisce l’esigenza di una convergenza tra le forze più rappresentative ed in grado di garantire stabilità e riforme condivise. In questo senso riteniamo efficace e positivo il confronto programmatico avviato con il PDCS che ha messo al centro dell’attenzione contenuti e soluzioni per affrontare sia l’ultima parte della legislatura, che la prossima; un dialogo che per il PSD non è da ritenersi esclusivo.
Il Consiglio Direttivo conferma la volontà di proseguire il confronto con il PDCS e dà mandato alla dirigenza del PSD di definire percorsi, obiettivi e modalità di gestione dei prossimi passaggi politici, ponendo quali punti prioritari all’Ordine del Giorno quelli in grado di dare un contributo efficace per una normalizzazione definitiva del rapporto con l’Italia e per la ripresa economica in maniera conforme al nuovo status di Paese conforme alle disposizioni normative internazionali.
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