La Corte d’Appello di Bologna ribalta la sentenza di assoluzione: l’imputato aveva minacciato l’inviato delle «Iene», Filippo Roma.
Condannato a tre anni e quattro mesi il venditore di ‘coccobello’. La Corte d’Appello di Bologna ha ribaltato la sentenza di assoluzione del giudice di primo grado del tribunale di Rimini, che nel 2017 aveva emesso un verdetto di non colpevolezza per Angelo Gagliotti, il 66enne campano nei cui confronti la Procura aveva ipotizzato i reati di estorsione e furto con strappo. La vicenda è legata al cosiddetto ‘racket del coccobello’ e prende le mosse da un’inchiesta del programma Le Iene. Nell’estate del 2011 l’inviato Filippo Roma e un complice erano sbarcati sulla spiaggia riminese, vestendo i panni dei finti venditori di ‘cocco’ (con tanto di secchiello) per verificare la fondatezza delle segnalazioni di alcuni bagnini, allarmati dalle maniere tutt’altro che gentili di alcuni ambulanti. Per l’inviato e il cameraman le cose si erano messe subito male. Erano stati affrontati a muso duro da un venditore che non aveva usato mezze misure: «Non dovete più permettervi di vendere il cocco. Se vi trovo un’altra volta qua, vedete che vi combino». (…)
Articolo tratto dal Resto del Carlino