Replica di Gatti alla Pizzulin sulla ‘rieducazione’ dei giocatori presso il casinò Rovereta

Replica di Gatti alla Pizzulin sulla ‘rieducazione’ dei giocatori presso il casinò Rovereta

L’ing. Francesco Gatti non può accettare che a San Marino non si apprezzino le ‘attività di rieducazione’ promosse presso il casinò automatizzato di Rovereta. Attività che invece, a suo parere, dovrebbero essere portate come esempio e vanto della Repubblica di San Marino.

Dette iniziative sono, appunto, portate come esempio e vanto dallo stesso Gatti, a nome dell’Ente di Stato dei Giochi, anche fuori territorio.
Si sa di incontri o conferenze in cui Gatti (se n’è vantato lui stesso) ha dipinto quello di Rovereta come un ‘caso positivissimo‘. Lo ha fatto alla presenza, pure ‘in rappresentanza dell’Ente di Stato dei giochi, del Commissario Palmo Berardi e del Presidente Pierangela Gasperoni, subentrata recentemente, in forma pro-tempore, a Stefano Venturini.

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I GIOCHI A SAN MARINO
Su esplicita richiesta dell’interessato, ing. Francesco Gatti, si pubblica la sua smentita a quanto scritto sopra:
Vi invito a rettificare IMMEDIATAMENTE ciò da voi scritto poichè NON CORRISPONDE a verità.

Non ho mai rappresentato l’Ente di Stato dei Giochi.
Non è un vanto portare San Marino come esempio positivo poichè non sono io l’artefice di questa positività.

Sinceramente fondate la discussione su San Marino e basta: questo è snaturare il senso delle mie parole.
Non mi importa particolarmente se vedete nello stesso modo le attività di San Marino come le vede invece chi opera in contesti più ampi.
Probabilmente qualche gita “fuori porta” vi darebbe una visione piu ampia della situazione.

Capisco che non siete una testata giornalistica con la quale è possibile per me interlacciare un positivo scambio di opinioni, e di questo me ne rammarico.

Chiudo questo scambio epistolare con due certezze:

La prima è che la regola vede gli organi di informazione quali elementi destinati alla diffusione e allo scambio concreto di punti di vista in maniera corretta.
La seconda è che, come sempre, esistono delle eccezioni.

Cordiali saluti.
Francesco

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