La Repubblica di San Marino ha 13.601 nuclei familiari (31824 abitanti) e 21750 unità abitative. Dunque 8.149 abitazioni già costruite pressoché tutte nuove, sono inutilizzate cioè vuote.
Insomma una pazzia.
Praticamente, a giudicare da questi numeri elaborati da
(oggi riportati da La Tribuna Sammarinese), da decenni i governanti sammarinesi si sono posti al servizio degli speculatori del settore edilizio, che hanno operato e stanno operando con
capitali provenienti da chissà dove,
impiegati qui nella devastazione di questo territorio.
Ed i politici intendono proseguire su questa strada.
La maggiore forza politica del Paese (21 consiglieri su 60), il Partito dei Socialisti e dei Democratici, ha proposto, nei mesi scorsi, per iscritto agli altri partiti della compagine governativa (Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro), il varo di una legge che, fra l’altro, si proponeva di favorire ulteriormente la speculazione edilizia concedendo la residenza a chiunque comperi un appartamento a San Marino.
Si è appreso di questa proposta, avanzata per iscritto dal Psd, soltanto lunedì 9 giugno nel corso della
conferenza stampa indetta da Ap
per annunciare il ritiro della sua delegazione di governo.