Resoconto Consiglio Grande e Generale 30 novembre 2021

Resoconto Consiglio Grande e Generale 30 novembre 2021

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 30 NOVEMBRE- 13 DICEMBRE

-MARTEDI’ 30 NOVEMBRE-

Comma 1. Comunicazioni
Guerrino Zanotti, Libera.
Da una parte si procede a una riforma della giustizia in fretta e furia, dall’altra per la legge sulla famiglia i tempi si sono dilatati. In particolare, su questo, i patti erano che, prima di arrivare in Aula con un progetto di legge, ci si doveva quanto meno confrontare tutti insieme sulle proposte che venivano avanti, come al pdl che Libera ha ‘fermo’ in Commissione. E si poteva anche poter ragionare su interventi condivisi. Anche su questi temi credo ci possa essere una convergenza di opinioni e intenti. Rimarco quanto questa maggioranza e questo governo siano autoreferenziali. Non gli importa niente delle proposte che arrivano dalle opposizioni, in questo caso da Libera. Noi siamo sempre a disposizione. Se non dovesse esserci un confronto, pretendiamo a norma di regolamento che il nostro Pdl sia portato in commissione 4^ per il suo esame. Sui temi di maternità, paternità e possibilità per la donna di essere inserita nel mondo del lavoro senza pressioni, vincoli e con più tutele possibili è ora che questo Paese faccia cose concrete.

Iro Belluzzi, Npr
Affronteremo in questa sessione temi importanti in una fase cruciale della storia di San Marino, mi riferisco al comma sulla legge di bilancio e alla riforma dell’ordinamento giudiziario, che sono passaggi importanti che vanno a ridisegnare i rapporti tra i poteri dello Stato e un percorso importante per un bilancio in grande sofferenza che precede una serie di riforme che andranno verso la responsabilizzazione della collettività, penso alla riforma pensionistica e tributaria che vanno affrontate. La responsabilizzazione del paese deve partire da quella della politica che si confronta nel Consiglio. Chiedo ci sia un regolamento per i consiglieri simile a quello dei dipendenti pubblici: tutti noi dobbiamo avere quell’approccio etico e le incompatibilità richieste a chi rappresenta l’amministrazione pubblica. Dico questo in riferimento al servizio andato in onda nel programma televisivo Report relativo alla massoneria ‘deviata’ con collegamenti tra malavita, potere politico ed economico. Chiedo una riflessione: non vorrei si consentissero le propaggini di quel mondo che potrebbero esistere e tenere collegate chi opera all’interno di politica, finanza e istituzioni. Si deve far chiarezza, altrimenti un piccolo Stato come San Marino può subire interferenze. Pensare alle Commissioni di inchiesta non è una delle soluzioni migliori, piuttosto già esiste nel nostro ordinamento e nelle nostre istituzioni una importante commissione, l’Antimafia, e chiedo che una riflessione all’interno di quella commissione possa essere fatta. Nel momento in cui andiamo a fare certe riforme e azioni forti, come Consiglio e come maggioranza alcune riflessioni le dobbiamo fare perché “l’antica terra della libertà” sia veramente libera da condizionamenti e possa autodeterminarsi.

Massimo Andrea Ugolini, Segretario di Stato con delega alla Famiglia
Come da impegni, sto cercando di rispettare la data di deposito della legge sulla famiglia entro dicembre 2021. Ho avuto incontri con le associazioni sindacali e datoriali, essendo un testo di raccordo normativo complesso di norme che si sono seguite negli anni. Facendo un confronto anche con loro sono state sollevate in alcune parti dubbi di applicazione. Stiamo completando la ricognizione. Il gruppo di lavoro ha comunque ultimato il testo e nei prossimi giorni lo invierà sia ad associazioni, sia al gruppo di Libera, come da impegni presi sulla trasmissione del testo prima del suo deposito. Poi dovrà seguire l’iter normativo e nel dibattito parlamentare potranno essere portati suggerimenti utili. Chiaro che nelle proposte si cerca un equilibrio con le necessità di bilancio.

Eva Guidi, Libera
Ritengo importante fare delle riflessioni su un appuntamento annuale che non è stato sottolineato in Aula, per una questione temporale. Sto parlando della Giornata contro violenza sulle donne che nella nostra Repubblica è stata sottolineata da una serie di eventi. Di questa questione se ne deve parlare in tutte le occasioni possibili, non solo il 25 novembre. Per tenere alta l’attenzione di tutti i casi segnalati da noi, come in altri posti, le azioni da compiere riguardano la sensibilizzazione al tema, la prevenzione ed educazione, azioni da portarsi avanti continuamente e che devono partire da interventi nelle scuole. A San Marino è attiva tutta una rete di associazioni e istituzioni che si prendono in carico certe situazioni che un tempo vengano derubricate a meri ‘problemi di famiglia’. Gli ambiti in cui si sviluppa la violenza sono diversi, ci sono ambiti famigliari, ma le cronache ci portano esempi di molestie anche sul lavoro. Per questo il 25 novembre scorso sono state tante le voci che ci hanno sollecitato alla ratifica della Convenzione 190 dell’Organizzazione mondiale del lavoro per contrastare violenza e molestie nel mondo del lavoro in tutte le sue forme. Si tratterebbe di aprire il nostro sistema normativo a principi e misure che devono essere adottate per prevenire questi fenomeni in tutti i settori. Si tratterà di portare avanti leggi, ma ci devono essere anche risorse. In Finanziaria sono introdotti compensi per i membri dell’Authority e si potrebbe fare un passo analogo per i membri della Commissione pari opportunità, che sono stati dotati di qualche fondo, ma si potrebbe pensare di introdurre un gettone. Ci sono persone che dedicano loro tempo e investire risorse anche in questo senso e dotare organismi di fondi che servono, penso sia il modo più concreto per riuscire a dare un segnale effettivo.

Lorenzo Bugli, Pdcs
In riferimento alla partecipazione della delegazione sammarinese all’Unione Interparlamentare che si è tenuta a Madrid. Il governo spagnolo ha avuto massima attenzione a tutti i partecipanti, alzando il livello di sicurezza sanitaria. Filo conduttore dei lavori era il tema della salvaguardia della democrazia e della piena partecipazione alla vita democratica di un paese: molte volte diamo per scontato avere piena democrazia, con un governo democraticamente eletto, una maggioranza-opposizione, con le istanze d’arengo… molti paesi questo sistema lo hanno perduto. E’ stata riportata la situazione di Afghanistan, Venezuela e Bielorussia. In particolare, è stata portata dai colleghi tedeschi una mozione che abbiamo appoggiato sul monitorare e in caso sanzionare l’andamento in Bielorussia, in questo momento storico segnata dal fenomeno della migrazione. C’è stata larga adesione a questa mozione.
Abbiamo poi partecipato a tutte le sessioni. Il consigliere Andruccioli ha partecipato alla commissione che ha dibattuto sulla necessità di una legislazione a livello internazionale per combattere gli abusi e lo sfruttamento sessuale online ai danni dei minori. Poi abbiamo partecipato alla campagna che ci vede protagonisti “Say yes to youth in the parlament”. E ancora, abbiamo coperto la commissione sulla lotta di genere ed equità di genere, dove è stato portato un report sulla situazione nel mondo, non da ultimo abbiamo partecipato all’Assemblea generale sul tema della democrazia, in cui sono intervenuto per parlare del nostro percorso istituzionale e democratico.

Rossano Fabbri, Gruppo misto
Il riferimento del consigliere Bugli mi ha fatto particolarmente piacere. Pur essendo stato indicato per partecipare ai lavori dell’Interparlamentare di Madrid non ho potuto partecipare, a causa della quarantena fiduciaria cui sono stato sottoposto. Quarantena che dà la possibilità di svolgere attività lavorative e necessarie, come quella di fare spesa, ma non dà altre possibilità. Mi sono interfacciato con i nostri organismi istituzionali e la scorsa settimana mi è stato consigliato vivamente di non venire in Consiglio, perché manca il doveroso rispetto del distanziamento. Mi auguro questa regola venga mantenuta per tutti e che quando capitano situazioni analoghe si adottino dei comportamenti simili e consequenziali. Dopo tale esperienza, nel rispetto delle regole, dopo mesi e mesi, se non un anno, di pandemia, credo doveroso poterle discutere, sapendo che non c’è mai una soluzione ottimale, credo ci siano distorsioni su cui occorre parlare serenamente per migliorarle.
Mi sarei aspettato altri argomenti in comma comunicazione tra quelli sollevati dall’opinione pubblica: dalla stampa italiana si apprende la presenza di una organizzazione segreta in Repubblica collegata alla P2 e mi sorprende che in Aula consiliare nessuno abbia preso posizione. Da giorni e settimane si susseguono inoltre le dimissioni in organismi e commissioni motivate dall’impossibilità di essere nelle condizioni di lavorare o di avere autonomia. Mi auguro questi messaggi non cadano nel vuoto. Infine, non sono soddisfatto di come l’Aula e i gruppi gestiscano la situazione delle Commissioni extra parlamentari che devono essere attribuite al gruppo misto. Ancora non si è provveduto a nulla, se non che, in questo Consiglio, nell’ultimo comma, si parla di Consiglio dei XII. Altre commissioni deliberano senza che ci sia più corrispondenza con la rappresentanza attuale consiliare. Trovarmi poi questo comma come ultimo all’Odg è sintomatico di come il problema non sia stato risolto. Ci appelliamo ai supremi organi di garanzia del paese, per il rispetto dell’intero arco di rappresentatività degli organi dello Stato.

Marica Montemaggi, Libera
Siamo al 30 di novembre e c’erano una serie di scadenze promesse, da qui alla fine dell’anno, tra cui un confronto che speriamo non sia di facciata sul tema del Pdl su maternità e paternità. Un pdl che può essere frutto di un gruppo di lavoro di forze sociali e datoriali, ma visto che Libera aveva presentato un progetto di legge sul tema e ha accettato di tenerlo in stand by in commissione per unire gli sforzi, non vorremmo ritrovarci con una mail con il testo del gruppo di lavoro che ci invita al confronto, senza che il nostro pdl sia preso in considerazione. In caso, sarà sollecitato all’analisi in Commissione IV^.
Al Sds Canti chiedo alcune informazioni sulla gestione rifiuti: questo governo doveva rappresentare e dare la ‘svolta’ che non si era riusciti a fare nella scorsa legislatura. Benissimo, prima grandi ambizioni, poi ci ritroviamo l’intervento di un consigliere regionale Marche che critica l’aumento di conferimento dei rifiuti speciali da San Marino. Che cosa sta succedendo? Perché ci sono questi aumenti e c’è stata necessità di un accordo integrativo? Si passa a oltre 2 mila tonnellate in più. Questo ci fa sobbalzare e ci fa pensare che si st facendo davvero poco in tema di rifiuti. Vorremmo poi sapere perché si è proceduto ad un accordo con la Lombardia e quanto ci costa, anche con i trasporti, e se tutti questi accordi siano sostenibili. Cosa non ha funzionato?


Carlotta Andruccioli, Dml
In riferimento alla mia partecipazione all’Unione Interparlamentare, ho partecipato ai lavori sul tema della necessità di una legislazione internazionale per combattere abusi e sfruttamento sessuale online ai danni dei minori, facendo presente come la Repubblica di San Marino abbia già compiuto passi importanti: l’approvazione del Progetto di Legge sull’Introduzione del reato di diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti e la presentazione del Progetto di Legge sul Cyberbullismo, prossima all’esame della Commissione Competente. Quindi i lavori su giovani e parlamento e poi ho preso parte al workshop sui cambiamenti climatici che è stato un incontro importante per condividere buone pratiche e punti di vista sulla sfida al cambiamento climatico che non si ferma ai confini nazionali e riguarda tutti, anche il nostro Paese che, sebbene più piccolo di altri, può supportare l’implementazione di nuove politiche green.

Matteo Rossi, Npr
Chiudo la serie di interventi sull’esperienza alla Conferenza Uip, Unione interparlamentare, cui ho partecipato con i colleghi che mi hanno preceduto. Le loro relazioni sono state ampiamente condivisibili, mi limito a fare alcune considerazioni su questa esperienza di Madrid cui hanno partecipato quasi tutti gli Stati del mondo e i macrotemi toccati sono riproducibili alla nostra realtà. Andando in certi contesti, ti rendi conto quanto siamo caratteristici. Si è parlato tanto di donne e diritti: spesso la donna. per poter vivere la sua professionalità, si trova a dover rinunciare alla maternità. Quindi credo che le proposte su questi temi, pervenute anche dai colleghi di Libera e quanto riferito dal Segretario, siano accolte, il mio auspicio è che si dia possibilità di fare carriera e fare politica in parità con l’uomo. Vedo attorno a me tante colleghe donne e giovani, spero a San Marino si possa fare di più per l’aspetto del lavoro. Si è parlato di tecnologie e formazione: San Marino è stato precursore per quanto riguarda la didattica a distanza, ti rendi conto che sono problemi che esistono in tutto il mondo e sottovalutiamo l’importanza dell’accesso a internet e ai mezzi informativi– non consideriamo le difficoltà per esempio dei paesi africani- ma non possiamo far sì, nell’ambito dell’educazione, che se non si possa fare in presenza, sia negata. Credo sia stato uno dei dibattiti più importanti. Ultimo tema, legato al discorso covid: mi è rimasto nelle orecchie e negli occhi l’intervento del delegato russo in plenaria, dove si parlava di democrazia e tutela della democrazia che diamo per scontata. Come si fa a parlare di democrazia, ha chiesto sottolineandolo, quando un vaccino come lo Sputnik- che noi a San Marino possiamo tranquillamente sponsorizzare e ringraziare- che aiuta a superare la pandemia e aiuta gli Stati a riprendere le proprie attività, non viene riconosciuto.

Comma 3. Provvedimenti in esecuzione della Legge 18 febbraio 1998 n.30 “Norme Generali sull’Ordinamento Contabile dello Stato”:

  1. a)  Relazione Economico – Statistica e Relazione Tecnico Contabile, ai sensi dell’articolo 38 della Legge 18 febbraio 1998 n.30
  1. b)  Progetto di legge “Rendiconto Generale dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2020” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (I lettura) – Relazione della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica, prevista dagli articoli 106 e 108 della Legge 18 febbraio 1998 n.30
  1. c)  Progetto di legge “Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2022 e Bilanci Pluriennali 2022/2024” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (I lettura)

Marco Gatti, Sds Finanze dà lettura della relazione al pdl Bilancio di previsione 2022

“Il presente progetto di legge viene presentato a norma dell’art. 18 della legge 18 febbraio 1998 n. 30 e riguarda l’approvazione dei bilanci di previsione dello Stato e degli Enti del settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2022 e bilanci pluriennali per gli esercizi 2022/2024.

Quadro Macroeconomico, contesto internazionale, situazione interna
Il quadro economico mondiale, come analizzato e stimato recentemente dagli analisti internazionali, tra i quali il Fondo Monetario Internazionale, si prospetta con una crescita per il 2021 del 5,9%, con una leggera flessione rispetto alle previsioni del luglio scorso (-0,1%); ribasso derivante delle economie avanzate, che si stima cresceranno un po’ meno rispetto alla previsione (-0,4%), mentre per le economie emergenti è prevista una crescita del 6,4%. Sempre recentemente è stata confermata invece a + 4,9% la stima di crescita globale per il 2022. Come è noto, gli analisti ritengono che le sopracitate disparità di crescita economica, nel prossimo futuro, saranno una conseguenza delle disparità dell’accesso ai vaccini e delle politiche di sostegno all’economia, divergenze che la pandemia e il cambiamento climatico rischiano di esacerbare.
Per quanto concerne la nostra Repubblica il relativo quadro e contesto economico hanno dimostrato, in questi ultimi due anni di pandemia, come attestato anche dagli Organismi internazionali, una eccellente resilienza. San Marino è stato un leader mondiale in termini di velocità e copertura della vaccinazione. Questa campagna vaccinale di grandissimo successo ha rappresentato, e rappresenta tutt’ora, un indubbio vantaggio economico di sistema, in definitiva in tutti i settori economici. Tutt’ora i dati sanitari e dei contagi ci consentono di avere buone condizioni di mobilità, condizioni lavorative aziendali con restrizioni contenute e gestibili.

Le forti esportazioni in primis, in particolare del manifatturiero, che hanno superato i livelli pre-pandemici già alla fine del 2020, si sono rivelate una fonte fondamentale di resilienza. Il Governo ha messo in atto un pacchetto di politiche mirate che ha permesso di evitare gravi perturbazioni. L’espansione della cassa integrazione guadagni, le moratorie e le proroghe delle scadenze fiscali per sostenere la liquidità del settore privato sono stati fondamentali supporto per evitare negative conseguenze sui lavoratori e per mantenere la fiducia. Mediante il decreto ristori ed altri interventi mirati, sono state destinate ulteriori risorse di bilancio sotto forma di sovvenzioni ai settori economici più colpiti dalla pandemia. Anche nella recente legge di assestamento di bilancio 2021 sono stati nuovamente previsti dei sostegni per i settori ancora colpiti dagli effetti postumi della Pandemia, come tour operator e agenzie viaggi. Ad oggi le esportazioni, le importazioni, il consumo interno, l’occupazione e le entrate pubbliche sono al di sopra dei livelli pre-pandemici, comprese le importazioni di prodotti petroliferi e carburanti, che sono un importante indicatore della movimentazione economica e turistica del nostro Paese. Altresì, fattore molto importante, il livello della liquidità del sistema è cresciuto, e l’aumento dei depositi nelle banche che si registra dai mesi del 2021 testimonia una ripresa della fiducia nel sistema finanziario ed economico del Paese.

Il Fmi ha previsto per il nostro Paese una crescita economica del 5,5% per il 2021 seguita dal 3,7% l’anno prossimo, così da raggiungere il livello pre-pandemico del PIL nei prossimi mesi. Allo stato attuale, in questo contesto economico di sostanziale crescita e sviluppo, attestata dagli indicatori sopra citati, il Governo, in linea con il proprio programma, dopo aver affrontato e gestito in maniera risolutiva la crisi pandemica e il post pandemia ed aver al contempo posto in essere interventi di stabilizzazione della liquidità dello Stato e del sistema bancario, è chiamato a porre in essere quelle riforme sistemiche che sono condizione sine qua non per consolidare lo sviluppo economico, creare condizioni di sostenibilità del debito e perseguire un sostanziale equilibrio dei conti pubblici.

Riforme che devono attuarsi con il contributo e gli sforzi di tutti. Come anche indicato dal FMI, è necessaria una strategia di riforma globale per preservare i recenti risultati ottenuti in termini di liquidità del bilancio e del settore finanziario, che rafforzi altresì la sostenibilità di bilancio, e per completare la trasformazione del settore bancario, così che diventi stabile e più redditizio e non richieda il ricorso alle finanze pubbliche, come è accaduto sino ad oggi. Pertanto è necessario riconoscere che, considerate le sfide future, la forte ripresa in corso rappresenta un’opportunità per rafforzare la posizione di bilancio.

Nell’anno 2022 la Segreteria di Stato per le Finanze ha in programma in primis il progetto di revisione organica e della normativa in materia di imposte dirette, già allo studio in questi ultimi mesi del 2021. La revisione della IGR n. 166 del 16 dicembre 2013 e s. m. verrà all’esame di tutte le economiche e parti sociali nei primi mesi del 2022, con il successivo avvio dell’iter entro giugno. La scrivente Segreteria per le Finanze intende infatti perseguire al riguardo un percorso di massima condivisione e concertazione, fermo restando che tale intervento normativo dovrà prevedere un riequilibrio impositivo tra le diverse categorie di contribuenti ed altresì sulle diverse categorie di redditi, con un conseguente incremento complessivo del gettito, perseguito con le seguenti leve ed interventi: semplificazione e revisione degli incentivi fiscali per le società e per le persone fisiche esercenti d’impresa, arti e professioni; revisione delle disposizioni riguardanti la tassazione delle persone fisiche, con particolare riferimento all’analisi, rilevazione e rimodulazione delle passività deducibili e detrazioni, ridefinizione e correttivi dell’impianto sanzionatorio.

Il secondo progetto in programma per il 2022 della Segreteria Finanze è la riforma dell’ordinamento contabile, che vede invece la sua esecuzione nel secondo semestre dell’anno; la predetta riforma impatta notevolmente in primis sulle U.O del Dipartimento Finanze e a seguire sugli aspetti contabili e procedurali di tutta la Pubblica Amministrazione e settore Pubblico Allargato; tale riforma dovrà necessariamente accompagnarsi ad una riorganizzazione della P.A. e fornirà un migliore controllo delle finanze pubbliche attraverso una migliore contabilità, rendicontazione e trasparenza.

Ormai improcrastinabile è la riforma delle pensioni, che come indicato anche dagli organismi internazionali, se attuata senza ritardi e nelle modalità attualmente previste nel progetto elaborato ad oggi, assicurerà la sostenibilità finanziaria del sistema e coprirà parzialmente il necessario aggiustamento di bilancio nei prossimi anni. Su fronte la di Stato alla Sanità ha già avviato nel corso del 2021 un percorso di illustrazione, analisi dei dati e condivisione con le parti sociali. E il 2022 deve, e lo sarà, l’anno di attuazione della riforma stessa.

Con riferimento ai piani e per l’introduzione di un’imposta sul valore aggiunto (IVA) il Governo e la Segreteria di Stato alle Finanze hanno in programma di elaborare nel 2022 le preliminari proiezioni ed elaborazione dei dati afferenti un tale passaggio, analizzando l’impatto e conseguenze sul bilancio dello Stato e sulla nostra economia di una transizione da una imposta monofase ad una plurifase, eseguendo una valutazione su tutti i settori e economici che caratterizzano il nostro sistema economico. Dalle risultanze di tali analisi si programmeranno i successivi passi.

Si evidenzia inoltre che un apposito Gruppo di lavoro sta analizzando e studiando nel dettaglio la spesa sociale relativa ai benefici e sussidi statali con il compito e l’obiettivo di portare a compimento, anche in maniera graduale, una loro riorganizzazione e revisione, nell’ottica e volontà di porli in riferimento ed in correlazione agli indicatori di reddito e patrimonio. L’Esecutivo ritiene pertanto che, l’attuazione delle riforme sopra indicati, in primis delle imposte dirette e della riforma pensionistica, unitamente ad una politica di contenimento e controllo della spesa di bilancio, soprattutto agendo sui principali centri di costo, ed un ritorno di redditività del sistema bancario, compresa Cassa di Risparmio, sono la chiave per gettare le basi e i presupposti per realizzare e declinare una fase discendente del debito. (….)

(…)La semplificazione normativa e il potenziamento delle norme economiche non può prescindere da un processo di trasformazione digitale di tutto il settore economico che possa garantire la velocità e la sicurezza della gestione di procedimenti e di pratiche in ambito economico. Nell’ambito di questo percorso prioritario nel 2022 sarà l’introduzione dell’identità digitale e della firma digitale. Infine, fondamentale in una logica di sviluppo, un richiamo alla normativa tecnologia Blockchain e contabilizzazione degli asset virtuali. Esiste un quadro normativo di riferimento che necessita di essere implementato per attrarre nuovi operatori sia europei che internazionali. Il primo step è quello di aggiornare e rendere più operativa la normativa esistente, in seguito dovranno essere individuate le diverse applicazioni della tecnologia blockchain che possano essere vantaggiose per lo sviluppo economico del paese, rispetto alle quali saranno definiti i necessari interventi.

Nell’anno 2022, pertanto, proseguiranno i lavori per integrare e rendere maggiormente attrattiva la normativa relativa alla tecnologia blockchain per le imprese e nel contempo saranno definiti i principi contabili per registrare nei bilanci delle imprese anche gli asset virtuali. L’obiettivo degli interventi normativi programmati è quello di attrarre nuovi investitori meritevoli, grazie alla qualità delle leggi, alla corretta regolamentazione delle applicazioni della tecnologia ed alla facilità con cui le nostre norme riescono a stare al passo con cambiamenti che, per natura, interessano il settore.

Illustrazione sintetica del presente progetto di legge

Il presente progetto di legge si compone di n.59 articoli e nella presente relazione di accompagnamento vengono riassunte ed illustrati quelli che sono i principali punti di rilievo ed impatto sistemico, temi e macro -aree sulle quali di seguito si vuole concentrare l’attenzione ed analisi, in ottica di certezza trasparenza e rappresentazione delle reale situazione dei conti pubblici.

Servizio sanitario e Socio sanitario e Previdenza
Il bilancio previsionale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale prevede per l’anno 2022 un trasferimento da parte dello Stato per il servizio sanitario e socio -sanitario, pari ad € 80.000.000,00, registrando un calo rispetto ai dati 2020 e 2021 di quasi 6 milioni di euro. Si allega di seguito una tabella esaustiva e significativa contenente l’andamento negli ultimi anni relativo al trasferimento da parte dello Stato per le spese del Servizio sanitario e Socio sanitario, e i trasferimenti ai vari fondi pensione.

Sì conferma e consolida anche nel 2022 l’elevato ammontare dei trasferimenti dello Stato ai fondi pensione. Solo per il fondo dei lavoratori dipendenti è previsto un trasferimento per l’esercizio 2022 di euro 28.500.000,00, a cui devono aggiungersi 3,2 milioni di euro circa riferiti a 2019 e 2020, rateizzati e distribuiti in 10 anni.E’ evidente che ultimi anni l’intervento dello Stato con i trasferimenti ai fondi è andato in crescendo, divenendo ad oggi insostenibile, a dimostrazione e riprova che è improcrastinabile l’attuazione della riforma pensionistica. Si infine che l’Esecutivo intende proseguire l’iter di realizzazione del del nuovo ospedale, individuata come opera strategica, posto che tale realizzazione dovrà trovare idonee e sostenibili forme di finanziamento con apposita legge di spesa.

Azienda Autonoma di Stato per il Servizi Pubblici
La crisi energetica e l’aumento consistente del costo delle materie prime, unitamente alla contrazione del margine dato dal Trading energetico , impatterà pesantemente sul bilancio 2022 dell’Aass., che dopo molti anni dì esercizi chiusi in utile passa ad una previsione di perdita nella misura di euro 5.054.000,00 Per l’Azienda di Stato dei Servizi Pubblici è pertanto cambiata una condizione importante del mercato che in il risultato del conto economico. L’aumento molto consistente delle materie prime rende ormai improcrastinabile un adeguamento delle tariffe, che sarà ponderato ed attentamente soppesato, ricordando che il livello di reddito pro del nostro Paese è mediamente elevato e distribuito in maniera equilibrata tra le categorie. AI riguardo A.A.S.S. ha presentato all’autorità Competente una proposta di revisione delle tariffe le quali non sono state ritoccate ed adeguate da molti anni.

Entrate tributarie, politica e riforme fiscali, finanziamento e sostegni economici
Sul versante delle entrate come indicato in premessa, le entrate tributarie sono state previste e calcolate sulla base dell’andamento degli ultimi anni e delle rilevazioni e dati registrati- ad oggi -nel 2021, tenendo conto altresì delle stime e previsioni di organismi internazionali (FMI) sulla crescita del Pil, in particolare per la vicina Italia. Si deve evidenziare che l’andamento degli ultimi mesi, con riferimento alle principali imposte fiscali indirette, in particolare l’imposta sulle importazioni e l’imposta speciale sui prodotti petroliferi, e che sono dei significativi indicatori dell’andamento della nostra economia, ha evidenziato dati di eccellente ripresa, tali da far fondatamente stimare già le entrate 2021 a livello, anzi superiori, al 2019, anno pre -pandemia. Pertanto per l’anno 2022 gli Uffici competenti per le principali imposte indirette e dirette (imposta sulle importazioni, imposta IGR ed imposta speciale sui prodotti petroliferi) hanno stimato una previsione di accertamento in entrata superiore al consuntivo 2019, stima comunque eseguita -si tiene a sottolineare -sempre con una valutazione prudenziale.

Con riferimento alle previsioni preme sottolineare che la ottima gestione della pandemia dimostrata da San Marino, e la prosecuzione della campagna vaccinale con la 3 dose già iniziata in questo mese, consentano di aver meno incertezze rispetto all’esercizio 2021 che sta finendo e comunque, anche con riferimento anche ai dati del bilancio dello Stato consuntivo 2020 si rileva che in riferimento alle predette imposte i dati accertati sono stati migliori rispetto al bilancio previsionale; con i livelli delle esportazioni che confermano una tendenza già evidenziatasi negli ultimi anni, di incremento significativo dell’export, in particolare manifatturiero.

Come sopra già indicato, nel 2022 l’Esecutivo porterà a compimento la riforma delle imposte dirette, nell’ottica e previsione sopra specificata in premessa, che entrerà in vigore nel 2023, ed esplicherà pertanto i propri effetti a partire da tale esercizio. Viene altresì confermato, per eventuali necessità del sistema economico, il supporto dello Stato, con la previsione e destinazione di risorse finanziarie all’apposito Fondo a sostegno del rilancio dell’economia (articolo 3).

In ragione di quanto precede, ed altresì per mantenere adeguati ed idonei livelli e margini di liquidità, inoltre in considerazione della chiusura del prestito cosiddetto “ponte” della società Cargill che deve avvenire il mese di dicembre p.V., è prevista all’articolo 2 del presente progetto di legge la possibilità di un ricorso a finanziamenti interni o internazionali, nella misura massima di € 150.000.000,00=. Si ritiene importante evidenziare al riguardo che tale previsione di finanziamento rappresenta comunque il limite massimo di ricorso a ulteriori finanziamenti che l’Esecutivo si pone per il 2022, e che si ipotizza esclusivamente in ragione della chiusura ed estinzione del prestito Cargill a dicembre p . v., e quindi, in sostanza, con la volontà ed obiettivo di mantenere inalterato il livello complessivo del debito. l’Esecutivo sta valutando, al fine di contenere al massimo gli oneri finanziari, misure che possano favorire la collocazione di titoli sul mercato interno, senza intaccare la liquidità del sistema.

L’Esecutivo ha ritenuto opportuno mantenere nel presente progetto di legge di bilancio 2022 gli strumenti di protezione sociale ed interventi a sostegno delle famiglie e soggetti bisognosi: all’articolo 5, comma 6 sono mantenute e stanziate anche per l’esercizio 2022 le risorse finanziarie sul capitolo 1-3-2410 “Fondo Straordinario di Solidarietà” per euro 375.000,00, da utilizzarsi con le modalità previste per la corresponsione del cosiddetto reddito minimo familiare.

Un ulteriore sostegno al rilancio e supporto del mondo economico è rappresentato dalla proroga di disposizioni relative al pagamento di imposte e disposizioni fiscali diverse: per incentivare la compravendita di immobili, viene prorogata a tutto il 2022 la disposizione in materia di imposta di registro ridotta (al 2,5%) per il trasferimento a titolo oneroso di beni immobili e diritti reali immobiliari; sono prorogate le disposizioni sulle perdite d’esercizio di cui all’articolo 26 della L. 223/2020 anche per le perdite conseguite nell’esercizio 2021 (con tale proroga possono essere coperte nei 5 esercizi successivi con quote annuali minime pari al 20% delle stesse); è prorogata, nelle more dell’attuazione della riforma IGR complessiva, e solo per il periodo d’imposta 2022, l’imposizione IGR ad aliquota del 17% sui redditi di operatori economici persone fisiche esercenti attività d’impresa o libero professionale; sono prorogati fino al 31 dicembre 2022 i termini di cui all’articolo 1, comma 5 del Decreto Delegato n.114/2012 così come sostituito dall’articolo 2 del Decreto n. 172/2014, afferente il rimborso accise per economici del settore trasporti.

In ausilio e supporto alle nuove disposizioni in materia di riscossione dei crediti dello Stato e degli Enti del settore Pubblico Allargato che devono essere emanate a brevissimo, con apposito decreto entro il 31 dicembre 2021, al fine di una ulteriore efficacia di riscossione e dare su ai contribuenti, con l’articolo 26 del di è stata ulteriormente prorogata la definizione agevolata dei crediti scaduti in con riferimento alle cartelle esattoriali emesse entro il 31 dicembre 2021. Si evidenzia che la relativa istanza per la definizione deve essere da dei soggetti interessati entro il 31 2022. Sempre sul fronte fiscale con 28 è stata prevista la possibilità, entro il 31 ottobre 2022, di effettuare la rivalutazione dei beni dell’impresa e con l’articolo 29 si è per 2022 la rideterminazione dei valori d’acquisto di partecipazioni e strumenti finanziari.

Si evidenzia che è stata prevista l’istituzione di una imposta di soggiorno da disciplinare con Decreto da emanare entro il 31 gennaio che in qualche modo fa da contro bilanciamento agli interventi e sostegni che lo Stato ha via via messo in campo per il settore turistico ed alberghiero durante la Pandemia e nell’anno in corso in maniera diretta ad con i ristori, ma anche in maniera indiretta con le attività, manifestazioni, iniziative ed eventi messi in campo da Esecutivo e Segreteria di Stato che hanno nei numeri e nei fatti relativi alle presenze turistiche dato prova tangibile di ottima efficacia e sostegno. AI riguardo e con riferimento ai sostegni dell’Esecutivo che si realizzeranno anche nel 2022, all’articolo 19 del progetto di legge è prevista l’organizzazione di Grandi Mostre, al fine di qualificare la destinazione San Marino quale meta culturale di qualità, eventi che potranno beneficiare di sponsorizzazioni.

Con riferimento allo sviluppo infrastrutturale del Paese, all’articolo 17, in attuazione della cosiddetta di spesa 11 maggio 2015 n. 67 e al suo piano di realizzazione per l’anno 2022 sono previsti, mediante la previsione altresì del trasferimento dei necessari fondi all’Aaslp, l’adeguamento dell’Aviosuperficie di Torraccia con i lavori di asfaltatura della pista, e la realizzazione del Polo Servizi Valdragone per realizzare un deciso contenimento della spesa per affitti di locali e sedi di uffici. E’ da sottolineare che gli interventi strutturali sull’Aviosuperficie di Torraccia si inseriscono in un intervento di sviluppo volto alla creazione di una pista di atterraggio per aerei privati, al fine di generare un afflusso di visitatori, e quindi uno sviluppo turistico aeronautico ed imprenditoriale.

Agli articoli 24 e 25 sono altresì prorogate per tutto l’esercizio 2022 le disposizioni sugli incentivi afferenti la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e del Sismabonus per la riduzione del rischio sismico, contributi afferenti l’efficientamento e le incentivazioni per i veicoli a basso impatto ambientale. Altro passo molto importante che si realizzerà nel 2022 è il passaggio ed dell’U.O. Filatelico e Numismatico in Poste San Marino S,p,a. (articolo 50) nell’ottica di e razionalizzazione dei costi con l’obiettivo di una forza propulsiva e di innovazione filatelica e numismatica dello Stato. Questo accorpamento è il primo passo per un rilancio e definizione di nuova mission di Poste San Marino S.p.a., sulla base del piano industriale elaborato nei mesi scorsi dalla società.

Infine si mette in evidenza che con l’articolo 8 è disciplinata l’istituzione dell’Autorità Garante per la protezione dei dati con la previsione della nomina dei componenti, il relativo funzionamento e struttura. L’argomento della tutela dei dati con la sempre maggiore complessità tecnologica e delle comunicazioni anche sui social impone che anche San Marino sia adeguatamente strutturato e tuteli le persone fisiche e i lori diritti.

Il progetto di legge presentato in prima lettura è un progetto aperto ai contributi e alle proposte provenienti dalle parti politiche, sociali ed economiche, proposte che saranno prese in esame dal Governo e dall’Aula Consiliare al fine di addivenire ad un progetto di bilancio il le condiviso e sostenibile.

Concludo chiarendo l’ammontare del disavanzo su cui si è letto di tutto: l’esercizio finanziario 2022 chiude con un avanzo di 80 mln di euro. Chiaramente sarà importante portare avanti le riforme, così che il disequilibrio strutturale potrà essere coperto con questi interventi.

Manuel Ciavatta, Pdcs
Dalla relazione emerge in modo chiaro che la situazione di bilancio non è semplice, il quadro chiarisce nettamente l’esigenza del paese di fare delle riforme perchè ad oggi, così come strutturato, il bilancio non tiene. Ci sono però elementi che mostrano tutta una positività nella gestione degli ultimi due anni, nonostante la crisi attraversata. Ci siamo portati dietro problemi che rimangono e, nonostante il covid, il Paese ha reagito. E lo hanno confermato gli organismi internazionali che ci hanno valutato. Non significa che il momento non sia difficile e che non vanno fatte scelte che i governi precedenti non hanno fatto. I trasferimenti: al fondo pensioni vanno 28 milioni di euro: circa 30 milioni di entrate costituiscono quel disavanzo. Poi ci sono 80 mln di euro all’Iss, in passato nessuno è intervenuto per ridurre i suoi costi e anche qui ci si deve interrogare. Nella relazione entrano infine gli impegni che si prende questo governo su riforma pensioni, riforma di imposte indirette e rispetto alla modifica delle imposte dirette. Se è vero che ad oggi le entrate fiscali sono tornate ad essere migliori del pre-covid, le condizioni per apportare dei miglioramenti orientati alla sostenibilità del bilancio ci sono.

Luca Boschi, Libera
Siamo sempre alle solite. Qui non si tratta di identificare un buco che si fa ogni anno più alto, ma si tratta di verificare se in Aula c’è coraggio per andare a fare quelle scelte che negli ultimi 20 anni non sono state fatte. Andare a recuperare 30 mln di euro in un bilancio dell’Iss non è facile, stessa cosa per la riforma pensioni e Igr….tutte le scelte che dobbiamo fare sono comunque scelte complesse, accontenteranno qualcuno e scontenteranno altri. Con questi numeri di maggioranza noi ci aspettavamo- anzi il paese si aspettava- che sareste in grado di fare queste scelte. Cosa manca? Una prospettiva, un progetto paese…gli intenti sono buoni, ma credo anche una parte consistente della maggioranza si aspetti che questo testo si arricchisca di elementi politici, cioè di scelte. Quali? Se puntare su riforma pensioni, su igr o su tutte due ..Diversamente, nell’anno prossimo faremo altri 150 milioni di euro di debito, per pagare pensioni e stipendi. Sarebbe un messaggio devastante per il Paese. E non ci sono stati assolutamente confronti su questo testo con opposizione, categorie e associazioni su una legge politica per antonomasia come questa. E saremo ancora una volta a parlare di giustizia.

Gaetano Troina, Dml
Siamo alla fine di un biennio difficile per il nostro paese, caratterizzato dall’emergenza sanitaria, tuttavia cittadini e operatori hanno mostrato cosa significa il termine ‘resilienza’. Il bilancio si inserisce in un contesto di ripresa e resilienza. Occorre però creare sviluppo e su questo il mio gruppo si è speso tanto e occorre che le tante riforme di cui il paese ha bisogno siano portate avanti in modo coordinato e condiviso. Riforma Igr, Iva, Pensioni..per alcune il progetto è già stato avviato, penso anche alla semplificazione per l’avvio di imprese, al tema di licenze e proprietà intellettuale e brevetti: sono riforme che consentono allo Stato di incamerare risorse, si sta lavorando inoltre alle ultime fasi di un testo per il diritto al consumo.

Paolo Rondelli, Rete
C’è un lavoro ancora da calibrare, tra prima e seconda lettura possiamo vedere se ci possono essere miglioramenti da apportare alla legge di bilancio, nel frattempo va fatta la riflessione che abbiamo ancora un anno con deficit e tutti dovremmo lavorare per il bene del Paese, senza particolari lotte tra fazioni. Sull’etica e sulla morale che devono accompagnare l’azione politica: un buon bilancio deve tenere conto di valori e etici e morali che devono accompagnare la crescita del Paese.

Michele Muratori, Libera
In prima lettura mi sarei aspettato di più, mi auguro che per il Ponte dell’Immacolata arrivi ispirazione anche al governo per arricchire questo bilancio che è vuoto e non dà prospettiva, serve ben altro. Non vogliamo fare polemiche strumentali, ma essere da pungolo e stimolo per una nuova mentalità. E’ un bilancio scolastico, elementare, dove non c’è una visione e sicuramente non ci sono risposte. Auspico si possa migliorare. Anche noi porteremo il nostro contributo, poi tutti i nostri emendamenti verranno sicuramente respinti. Qui c’è l’emissione di altri 150 milioni di euro di debito, attraverso titoli di debito. Sappiamo come restituirli questi soldi? Con l’Iss è evidente che si ‘investono’ soldi in situazioni di cui non si vede utilità. E sul piano delle riforme: siete una maggioranza con 44 membri e una certa potenza di fuoco, ma le vostre dinamiche interne portano a una disomogeneità abissale, avreste potuto fare tutte le riforme che il paese aveva bisogno.

Andrea Belluzzi, Sds Cultura
Continuare con la denuncia della “stagione del debito”, come se si dimenticasse da dove si viene negli ultimi 4-5 anni, mi sembra davvero un contributo inutile. Certo è vero che inizia la sfida delle grandi riforme che dovevamo affrontare, se non ci fossero state prima da affrontare emergenze mondiali. Questo bilancio è la partenza dell’impegno e della sfida. Il quadro non è facile e il tema del debito deve smontarsi, deve diventare tema dell’investimento e della riforma strutturale applicato in più ambiti. C’è la sostenibilità del nostro welfare, sostenibilità della nostra macchina pubblica, la stabilizzazione e tutto quello che è una radicale ristrutturazione del nostro Stato, ci sono poi gli euro-progetti. Parliamo sempre di integrazione e accordi di associazione europea qui dentro, ma anche da paese terzo si può far parte di euro-progetti e questo non lo abbiamo mai valutato. Si cominciano a mettere a fuoco quelle che possono essere le priorità con le risorse che si hanno e si possono andare a intercettare, per iniziare a sviluppare alcuni driver per il nostro Paese.

Oscar Mina, Pdcs
Questo pdl approda in prima lettura e l’analisi iniziale è che è da contestualizzare nel periodo pandemico che stiamo attraversando, forte di resilienza e sostenuto da una campagna vaccinale che ci consente di proseguire il trend di ripresa economica con restrizioni contenute. Il trend ci fornisce un quadro con sofferenze evidenti, nel merito della volontà di governo e maggioranza di procedere verso riforme non più rinviabili da porre in essere, o almeno da iniziare a porre in essere: riforme su imposte indirette, ordinamento contabile, riforma pensioni-lavoro..tutte accompagnate dalla revisione delle spese correnti verso gli enti, ovvero da una spending review per rendere tangibile questo contenimento. I centri di costo, quelli in cui si evidenziano maggiori attenzioni, sono riferiti a Iss, scuola, pubblica sicurezza, azienda dei servizi…su questi gravano costi fissi rilevanti. Ma un appello alle varie governance di questi enti è inevitabile. Ci si aspettano proposte significative di indirizzo di contenimento di spesa dalla politica per invertire il trend. I centri di costo di maggiore rilevanza non possono essere meri esercizi contabili, si deve puntare a una riorganizzazione per uno sviluppo sostenibile.

Marica Montemaggi, Libera
Visto che il 2022 deve essere un periodo di ripresa e ripartenza, spiace constatare che noi siamo fermi a un vecchio metodo-modo di approcciarci al bilancio. Nonostante il debito fatto e che si farà, se queste riforme non accompagneranno e non riequilibreranno questo debito, che per noi rappresenta una ipoteca, sarà la fine. Leggo di una riforma Igr entro giugno, di una riforma dell’ordinamento contabile entro l’anno, della riforma pensioni nel 2022…non so se è meglio pensare siano solo proclami o se si rischia tutto questo, con risultati non calcolati sugli effetti per il paese. Se si faranno riforme tanto per fare, senza confronti come ormai siamo abituati.
Nel bilancio per il supporto all’economia sono previsti 4 mln di euro. De dobbiamo pensare a uno sviluppo con questo stanziamento, siamo molto lontani. Si parla poi di supporto a famiglie ma manca un piano di sviluppo e sostegno vero. Questa legge tutto fa, tranne che puntare a una ripresa per gli anni a venire.

Nicola Renzi, Rf
La legge di bilancio di solito è l’elemento principe di discussione anche nelle forze di maggioranza, e perchè dà una visione politica, sociale, culturale del paese. Oggi invece ho sentito un dibattito abbastanza fiacco e scarico e rilevo come questo appuntamento non sia stato il frutto di alcun tipo di confronto del governo. Parlo per le forze di opposizione. E d’altro lato, mi pare poco il confronto avuto con le categorie sociali e datoriali, non è un bel segnale. Il problema serio è: a dicembre, quando scadrà il prestito Cargill, come faremo a rimborsarlo? Evidentemente con fondi accantonati. Ma poi come gestiremo la liquidità dello Stato? La risposta non arriva. Non si capisce in quali settore si vuole andare ad incidere. In Assestamento di bilancio abbiamo parlato poco di progetti e rimandato tutto a questa opportunità. Ovvero di progetti ce ne sono stati, da parte dell’opposizione, ma non sono stati presi in considerazione. Li riproporremo in questo bilancio, ma sappiamo già l’esito. Questo governo e questa maggioranza credono davvero di poter governare il paese e di andare avanti? Non è possibile votare un Odg per la riforma delle pensioni entro dicembre e vedere che in bilancio ci sono ulteriori impegni a fare riforme. Non sappiamo se e quando arriveranno, il quadro che emerge è desolante, evidentemente le priorità sono altre.

Vladimiro Selva, Libera
Anche noi registriamo poca attenzione a un dibattito che dovrebbe essere tra i più partecipati, invece gli interventi sono pochi, ci sembra non si affrontino temi cruciali per il Paese. A meno che negli emendamenti non troviate convergenze tali da proporre quasi dei ‘colpi di teatro’ in grado di stupirci con soluzioni inaspettate, questo bilancio, che può proporre al paese ulteriore debito, non dà risposte e prospettive su come dovrà svilupparsi per farsi carico delle spese e in più trovare risorse per svilupparsi su traiettorie che non vediamo. E vediamo invece un deficit strutturale con diverse decine di milioni di euro l’anno. Mi pare questo governo stia gestendo molto il quotidiano e non il futuro.

Luca Beccari, Sds Affari Esteri
Abbiamo avuto due anni difficili di gestione legate alla pandemia, ma il Fmi analizza la nostra contabilità nazionale e nel momento più critico del covid e ci parla di prospettive di crescita con dati che non si vedevano in termini di crescita in anni non sospetti. Guardiamo le entrate e quelle tributarie, nei due anni di flessione dovute al covid aumentano e recuperano il gap del 2020 e superano il consuntivo 2019. Significa che abbiamo una economia che sta reagendo e riesce ad essere resiliente, poi abbiamo una politica economica che deve accompagnare questo percorso partendo dai fondamentali. Si parla del debito come se fosse una strategia per non fare altre cose. Signori, vi ricordo che questa Legislatura è iniziata con un tavolo di confronto di tutte le forze politiche e sociali su un bilancio che presentava nel 2019 un deficit previsionale abnorme e un problema importante di liquidità a inizio 2020. Il tema della liquidità era fondamentale per San Marino e possiamo dirci tutto quello che vogliamo. Alla fine l’accesso ai mercati ci ha permesso di dare stabilità finanziaria a questo Paese.
Le riforme e tutto quello che servirà non potranno trovare spazio all’interno delle testo della Finanziaria. Non sono certo da fare in Finanziaria. Questo passaggio vuole dare una predisposizione a entrate e uscite coerenti con le nostre necessità di gestione ordinata di finanza pubblica. Con gli emendamenti sicuramente si potrà migliorare il risultato e vogliamo che il 2022 sia l’anno che ormai, forti degli strumenti di gestione della pandemia, possa essere l’anno di riforme prioritarie con effetti sugli esercizi futuri.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Condivido molto le affermazione del Sds Beccari che la Finanziaria è un recinto in cui bisogna definire l’idea del paese per il prossimo anno e pluriennale e che dentro non ci possa essere tutto. Anche il Fmi ha dato prospettiva importante per San Marino. Però vorrei fare valutazioni ulteriori: non è solo un esercizio di bilancio, è anche una aspettativa dentro la quale San Marino possa ritagliarsi un proprio spazio. Prendendo spunto dell’assemblea di Libera in cui si è parlato di Pnrr. Ho sentito diversi interventi di economisti in questi giorni e mi duole sentire del disastro paventato da qualcuno in Aula sull’economia sammarinese. Lo stesso Fmi ha rilevato nei giorni scorsi che l’Italia- che avrà accesso al Recovery Found- avrà un debito pubblico pari al quasi 160% del Pil nel 2021. Molti economisti definiscono però questo debito pubblico ‘buono’, a seconda di come verrà applicato il Recovery found in Italia. Poi bisogna tenere conto dell’inflazione. Siamo di fronte a un’economia in forte difficoltà. E gli economisti dicono che il debito porterà a una valutazione se sarà debito buono o cattivo. Noi non possiamo accedere al Recovery Found, ma credo che abbiamo il dovere, come territorio più piccolo, che non ha accesso a certi fondi, di doversi creare un’economia che può rigenerare e avere qualche particolare ‘volano’. Credo questo debba essere messo non solo sul tavolo del governo, ma dell’intera politica. Pensare che si possa concludere tutto il 23 dicembre non mi pare un esercizio politico consono. Credo che tutti debbano sentirsi in dovere di mettere in discussone i vari diritti acquisiti negli ultimi 20 anni. Non siamo né i primi, né gli ultimi ad avere debito.

Guerrino Zanotti, Libera
Quando ho sentito la relazione del Sds Gatti pensavo fosse sotto gli effetti della terza dose di vaccino. E’ stata una relazione piuttosto scarica. Sembrava quasi avesse vergogna a presentare questo pdl, visti i contenuti non cè da esserne così entusiasti. Penso sia demagogico all’interno della legge di bilancio che si possano inserire leggi strutturali per San Marino, chiaro quella è un’altra partita. Per adesso avete fatto una serie di annunci “siamo pronti entro fine anno” alla riforma pensioni, a quella dell’igr…sì ma poi il confronto lascia a desiderare. E i tempi stringono. Con questa legge ci apprestiamo a chiudere il bilancio di previsione con un deficit di circa di 80 mln di euro. Beccari dice ‘prima avvieremo il confronto per le riforme e le faremo, poi i risultati li vedremo negli anni successivi’. Certo, ma voi avete fatto un bilancio di previsione pluriennale che vede nel 2023 una perdita di 70 mln di euro e nel 2024 una perdita di 53 mln di euro. Se le riforme daranno questi risultati, rivedete questi obiettivi: non è quello che serve al Paese. A inizio 2024 va restituito un prestito per cui siamo andati sui mercati internazionali e, nel caso in cui si pensasse di rinnovarlo, bisogna farsi trovare con le carte in regola per strappare condizioni sopportabili. Non è con queste politiche che riusciamo a raggiungere quegli obiettivi.

Rossano Fabbri, Gruppo misto
Con l’Esercizio 2022 il governo – voglio credere alle parole del Segretario- ha palesato che è l’anno della svolta, delle riforme, che permetterà il pareggio di bilancio. Il bilancio che ci apprestiamo in prima lettura a commentare indubbiamente fa qualche passo in avanti rispetto alle ultime approvazioni di bilancio dei tempi recenti. Al di là delle dichiarazioni di intenti, oggi comincia a dipanarsi la versione secondo la quale il bilancio certi provvedimenti non li debba contenere, perchè non si tratta di una legge omnibus, per quanto questi 53 articoli in realtà trattino un pò di tutto, ma non c’è indicazione sulle riforme da attuare. Lo diciamo al netto di quanto succederà nel futuro.
Oggi la domanda che tutti i cittadini si fanno è: questa maggioranza crede o no di poter andare avanti? Ha sufficiente coesione per affrontare certi temi? In Aula non date questo messaggio, pochi sono gli interventi rispetto ad un provvedimento così importante, quando servirebbero interventi all’unisono. Abbiamo una riforma importante da fare, la riforma della giustizia, fatta questa, se non c’è coesione e non avete altro da dirvi, prendetene atto e siate consequenziali.

Teodoro Lonfernini, Sds Lavoro
Il bilancio del nostro paese si aggira in maniera analitica attorno a 300 mln di euro consolidati. Considerando i trasferimenti a Iss, Aziende di Stato, ci sono poi gli interventi straordinari. Per citarne uno, Carisp, un intervento da 534 mln di euro, senza parlare degli interventi straordinari per un altro dramma della precedente legislatura, che riguardano Banca Cis, il buco da 300 milioni di euro e 110 milioni di euro di fondi previdenziale che da un anno a questa parte integriamo con interventi straordinari di 10 milioni di liquidità. O tutti insieme, all’interno dell’Aula e delle istituzioni e delle categorie invertiamo la logica del nostro bilancio generale, o chiunque verrà- e non solo questo governo, ma anche il prossimo- troverà le stesse condizioni per non invertire la rotta. Mi aspetto domani e dopodomani di poter lavorare alla legge con questa logica.

Marco Nicolini, Rete
Abbiamo un Paese che con i numeri sta faticando. In una legge Finanziaria, le strade per mettere freno al’emorragia di denaro sono limitate. Si può fare altro debito, si possono alzare le tasse e fare tagli ovunque, per ognuna di queste strade ci sono 35 mila persone in disaccordo. Non c’è un solo cittadino disposto a giungere a patti. Ogni cambiamento nell’andamento fallace di questi numeri necessita di riforme strutturali. La strada imboccata è quella giusta. Vi è interesse per il paese, per la visibilità data alla gestione della pandemia e per la scelta del vaccino. Di San Marino ne parlano molte più persone che in passato. Le riforme: queste iniziative non possono essere parte della legge di bilancio, ma devono essere promulgate da leggi a parte, se no il governo dovrà farsi da parte. Ad ogni modo, le accuse mosse a questo documento e addirittura al tono di lettura del Segretario mi sembrano fuori luogo e anche fuori dal tempo.

Eva Guidi, Libera
Purtroppo arrivano pochi contributi dai banchi maggioranza, speriamo in sede di seconda lettura ci possano essere maggiori partecipazioni. Trovo con piacere inserita la riforma dell’ordinamento contabile, come da tempo auspicato da Libera. Anche la precedente Segreteria aveva lavorato a lungo su questo tema che dovrebbe essere priorità perchè introduce elementi di chiarezza necessari. Mi hanno lasciato più perplessa le considerazioni della riforma Igr, si parla di riequilibrio in positivo, vorrei far notare che non si traduca in aumento di aliquota o intervenendo sulle detrazioni. Anche qui, la normativa Icee era pronta. Occorre individuare i destinatari dei contributi, non darli a pioggia. Ci aspettavamo da questa Finanziaria soprattutto un intervento più organico sulla parte dello sviluppo, per il ‘debito buono’. Se non si riescono a fare interventi di sviluppo in modo programmatico e organico, si rischia di non raggiungere l’obiettivo, anche se animati dalle migliori intenzioni. Nessuno di noi vede in assoluto il debito come nemico, ma va fatto debito per lo sviluppo e che accompagni le riforme.

Stefano Giulianelli, Pdcs
A memoria non ricordo sessioni consiliari senza polemiche su conti pubblici, senza che si critichi il governo per il debito o la mancanza di progetti, senza che si invochino riforme. Non servono riforme rivoluzionarie ed epocali, come ha detto un consigliere di opposizione. Si innalzano le aspettative su scelte di politica economica da attuarsi nel breve che dovrebbero invece trovare convergenze sugli obiettivi di sostenibilità delle riforme. La forza di questo bilancio si può ritrovare nelle conclusioni della relazione: il bilancio è aperto a tutti i contributi e alle forza politiche, sociali ed economiche perché possa essere condiviso e sostenibile. Bilancio di tutti significa che governo e maggioranza devono sforzarsi di dialogare con l’opposizione al fine di recepire in seconda lettura eventuali interventi migliorativi. Significa interventi trasversali nel settore economico e sociale del paese e che non si concentrino solo su alcuni settori. Ci sono diverse proposte che possono essere valutate con favore, ho lavorato a un progetto di rilancio del settore turistico e alberghiero che potrebbe trovare posto tra prima e seconda lettura. Penso possa essere un utile esercizio fornire il “peso economico” delle riforme da attuarsi, ovvero la stima dell’impatto delle riforme potrebbe essere d’aiuto per la comprensione anche dei cittadini. L’impegno del governo è chiaro: il 2022 è l’anno di avvio del piano delle riforme strutturali in programma.

Alessandro Bevitori, Libera
Il consigliere Giulianelli non può disconoscere l’efficacia di questa legge di bilancio. Oggi non possiamo smorzare le aspettative della cittadinanza e anche di noi tutti: più volte si è detto che San Marino ha bisogno di una svolta epocale, del famoso ‘progetto paese’, sentito in molti interventi della maggioranza. E’ dal 2008 che parliamo di crisi sistemica che riguarda il nostro paese, di crisi finanziaria di tutto il mondo, poi la black list del 2010… Resto allibito nel sentire discorsi così disinvolti e leggeri, dopo 2 anni di legislatura. Sono convinto che, se facciamo le cose come si deve, andando a colpire chi ha di più, gran parte della popolazione sarà dalla nostra parte. Se andiamo a colpire chi ha ‘rubato’, gran parte della cittadinanza sarà dalla nostra parte. Ma andare a toccare chi ha di più è sempre complicato. Serve un vero e proprio piano Marshall. Giulianelli ha parlato di un progetto per turismo e alberghi, ci serve come il pane. Spero che la maggioranza si faccia sentire, il governo non sta rispettando i suoi impegni e il fallimento è alle porte.

Maria Catia Savoretti, Rf
Ci chiediamo come si possa andare avanti senza ricevere risposte da parte di governo, Sds alle Finanze e maggioranza. Rf, all’interno della commissione Finanze, ha presentato un odg su questo argomento, sottolineando i processi di indebitamento posti in essere con la precedente legge di bilancio e puntando sul significativo tasso di interesse e sulla ridotta scadenza. E ha impegnato il Segretario a dare risposte che ci auguriamo arrivino prima della seconda lettura. Mi auguro arrivino per fare un po’ di chiarezza e per mettere al corrente tutti su cosa si intenda fare. Ci troviamo con una legge di bilancio in prima lettura senza un riferimento a riforme di cui il nostro paese ha necessità. Ci troviamo ad un bilancio dello Stato che prevede ancora emissione di un titolo pubblico da collocarsi sul mercato internazionale e nazionale, un rimando ai soliti decreti delegati per modalità di rimborsi: nulla è cambiato, è lo stesso modus operandi di un anno fa. Con un debito e un altro da sottoscrivere e nessuna riforma all’orizzonte. Serve invece na strategia di sviluppo e di crescita per dare respiro alla nostra economia e finanza. E’ poi un bilancio che non è stato posto all’attenzione forze di opposizione.

Denise Bronzetti, Gruppo misto
Tra prima e seconda lettura ci si aspetta ci possano essere emendamenti e si possa discutere di quanto ancora in questa proposta va corretto o implementato. E’ chiaro che San Marino da un po’ di anni fa i conti con una situazione economica difficile, che si è dovuta far carico di molti errori del passato su cui un richiamo alla responsabilità dell’Aula è che si possa impostare una nuova stagione, oltre che di norme di interventi specifici e fattivi, per poter recuperare quello che dagli errori del passato è possibile. Non serve lo scarica barile ma un atto di responsabilità rispetto ad interventi normativi precisi e diretti a sollevare una situazione finanziaria che deve vedere interventi concreti. Quello che indubbiamente farà la differenza è certamente la speditezza che questa maggioranza e governo metteranno sulle riforme fondamentali su cui questo Stato ha necessità e su cui si giocheranno gli ultimi due anni e mezzo di legislatura e la tenuta dei conti pubblici e il rilancio del paese.

Andrea Zafferani, Rf
Sono almeno 13 anni che abbiamo più uscite che entrate e non affrontiamo la problematica, questo è il tema di oggi. Poi possiamo perdere le giornate se è colpa del 2008, del 2011, del 2018… bisogna rimettere il paese in sella e in equilibrio finanziario, ce la fate? Oggi ho sentito dibattiti fotocopia dell’anno scorso, con ‘il 2021 deve essere anno delle riforme’, oggi è uguale. Lo ripeteremo per il 2023 l’anno prossimo? In questo bilancio non c’è niente. Non che deve essere qui la riforma delle pensioni e quella delle imposte, ma ci devono essere linee direttive, invece solo fuffa. Il governo ci sta, cerca di autoperpetuarsi. Ma i consiglieri di maggioranza si continuano ad accontentare di sentirsi ripetere che l’anno prossimo sarà l’anno delle riforme? Noi continuiamo intanto ad accumulare disavanzi, con un disavanzo più del 5% del Pil ed è terzo anno di fila che va avanti così. Quanto si può durare senza fare scelte? Avete una maggioranza ampissima, un relativo silenzio da parti sociali, le condizioni ci sono, invece è un continuo rinviare.

Iro Belluzzi, Npr
Al di là che riforme non sono procrastinabili e si rimandano, l’elemento chiave è la collocazione internazionale del Paese. La svolta sono la scelta di accordi con l’Italia e il percorso di avvicinamento all’Ue e l’integrazione con il sistema bancario europeo: tutti elementi che renderebbero tutto più agevole anche nel percorso di ripresa e di onorare gli impegni debitori assunti. E’ necessario perseguire il giusto equilibrio fra sviluppo, collocazione internazionale e non perdita del potere di acquisto della cittadinanza, se no il rischio di conflitto sociale temo ci possa essere, ma noi lo scongiureremo con più condivisione possibile.

Giuseppe Maria Morganti, Libera
Rimango stupito dal dibattito. In tutto il mondo i paesi stanno destinando ingenti risorse e fondi per la ripresa economica e nuove economie. Noi qui parliamo di debito pubblico e restiamo indietro. Il nostro Paese ha bisogno di sapere quali sono le linee di sviluppo oltre che di riforme strutturali per depotenziare il debito. Invece ci viene detto che l’avanzo di gestione del 2022 di 80 mln di euro è un avanzo…ma che avanzo è? E’ debito. Così non si gestiscono nemmeno i negozi di cioccolata. Non ci stiamo di fronte a queste cose. Diciamo piuttosto che il 2022 chiude con un disavanzo strutturale di 70 mln di euro.
In Italia stanno rinnovando il Paese con la metà- in proporzione- dei soldi che avevamo noi recuperato con il debito, e noi non siamo riusciti neanche fare una politica attiva che riguardi un fronte specifico che sia quello della transizione ecologica, del digitale, di un aiuto alle imprese…ci sono tantissime idee che vengono sviluppate in questo frangente, su start up, comparto agricolo…tutti i Paesi stanno pensando all’innovazione noi invece rimaniamo a pensare come coprire la cambiale che abbiamo di fronte e poterla spostare di anno in anno. Se queste sono le politiche che il governo ci vuole proporre, è avvilente.

Marco Gatti, Sds Finanze, replica
Inutile affrontare un dibattito quando non si anno le idee chiare su quello che dibattiamo. Quando si parla di debito, gestione e conto economico, sono questioni sì collegate ma differenti e se vengono discusse tutte insieme si fa una grande confusione. Sono valori espressi in modo differente. Così come quando si dice che il rinnovo del debito è considerato nuovo debito, ma non lo è. Il rinnovo di un debito come previsto in questo bilancio non è nuovo debito. Diventa difficile dibattere quando concetti basilari li trattiamo in modo differente. Sul rilancio dell’economia: vorrei capire dove trovano le entrate i consiglieri intervenuti. Il nostro è un programma in molti anni che passa attraverso un rilancio economico che ha bisogno di interventi, molti interventi, che devono essere sostenibili. Di qui la necessità di gestione del debito che serve al paese per essere competitivo e che significa non aumentare la fiscalità e che non significa, se vogliamo mantenere gi attuali livelli di sanità, che noi dobbiamo pagare il 4-5% di imposte sul reddito, perché non è sostenibile in nessun paese del mondo. E significa che dobbiamo metterci le mani. Così come non possiamo confondere l’Icee che condivido, ma serve per fare le politiche di ridistribuzione del reddito, non per fare le entrate. E’ cosa differente.
L’intervento sulle imposte dirette si è previsto nel 2022 e che avrà effetti nel 2023, perché andare a mettere interventi spot per qualche entrata potrebbe essere non controbilanciato come una riforma vera e propria. Il lavoro del governo va nella direzione di prevedere una serie di riforme non più rimandabili, condivido con chi sostiene che nel 2024 c’è una scadenza importante e bisogna arrivarci preparati con riforme fatte, per poter chiedere un rinnovo del debito a migliori condizioni di mercato. Nella relazione si è scritto che bisogna trovare le condizioni di mitigare gli oneri finanziari dell’indebitamento: sappiamo che il debito interno ci costa meno, ma dobbiamo fare politiche che prevedano il rimpatrio dei capitali esteri perché non possiamo più legare, come in passato, il bilancio dello Stato al destino dei risparmiatori, che non va bene. Se troviamo un intervento equilibrato che mantiene i livelli di liquidità allineati o che continuino a salire, magari ci rivolgiamo più al debito interno. Queste cose nel bilancio le abbiamo indicate, ma dobbiamo essere d’accordo su una cosa: fare le riforme vuole dire mettersi in discussione, si toccheranno interessi e vanno fatte in maniera equilibrata. Tanto che il governo ha cercato di fare un bilancio dello Stato che ha aspettative sulla base attuale e che vogliamo migliorare con le riforme. Abbiamo visto quali possono essere i grossi abbattimenti con le riforme. D’altra parte ci sono riforme come quelle delle pensioni che hanno bisogno di accompagnamento e diventava difficile darne un peso, ma la riforme vanno fatte per migliorare ulteriormente il bilancio. Così come tutti i bilanci previsionali hanno sempre registrato delle economie, e alla fine i consuntivi si sono ridotti rispetto ai bilanci previsionali, compito del governo sarà infine lavorare perché i consuntivi siano migliori.

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