Simone Mascia: Il presidente di Aeradria conferma le lacune dell’aeroporto e punta su Ryanair: «Entro la fine di ottobre vogliamo riportarla: fondamentale per i clienti dei convegni» /
«Nuovi scali per rilanciare i congressi» /
Masini: «Puntare su Roma e Monaco, aumentare tratte e capienze: ma servono soldi»
RIMINI. Puntare su città importanti, come Roma o Monaco, per fare scalo verso la Riviera. Aumentare il numero di voli, soprattutto in autunno e inverno, ma anche la capacità degli aerei. Rilanciare le compagnie low cost, a partire da Ryanair, anche per i “clienti” di fascia medio-alta. La ricetta per fare decollare i congressi internazionali a Rimini esiste ed è lo stesso Massimo Masini, presidente di Aeradria, a spiegarla, chiarendo che «non è un’utopia ma si può realizzare, evitando così di perdere il business milionario dei convegni di prima fascia». (…)
Certo parlare di ulteriori esborsi farà sobbalzare i soci, privati e pubblici: è prevista per domani la riunione in cui si deciderà sulla ricapitalizzazione da 7 milioni, per fare fronte agli investimenti; e su un altro prestito da 6, per fare
congressi sottolinea come proprio Convention «ha sempre lavorato in senso costruttivo e coeso con gli altri attori del territorio per favorire lo sviluppo di un adeguato polo aero- portuale».
fronte ai debiti verso i fornitori. Il presidente di Aeradria punta però dritto: «Se vogliamo un vero salto di qualità serve investire: abbiamo una sessantina di voli nei periodi estivi, e possono andare bene, ma in inverno e autunno il numero cala in modo pesante e una città come Rimini non può permetterselo». Per spiccare il volo, l’ex sindaco di Riccione è poi certo che non si può prescindere da un’altra strada: una destinazione attrattiva come
scindere da un’altra strada: «Il recupero dei voli low cost, ormai usati con frequenza anche dai congressisti di fascia medio alta». Ecco perché sull’addio di Ryan air, avvenuto dallo scorso 23 settembre, Masini non molla la presa: «Entro la fine autunno puntiamo a chiudere l’accordo: l’obiettivo è farla tornare dalla primavera con più rotte, in particolare verso il nord Europa».
