Tommaso Torri – Nuovo Quotidiano di Rimini: Ieri la prima udienza per il salvataggio dell’aeroporto Fellini. In Aula il presidente Massimo Masini / Aeradria, dalla Procura no al concordato /
Il Pm: “La società essendo pubblica non può accedere alle procedure fallimentari” Forti dubbi sui conti: nei bilanci crediti non esigibili. Si rischia da uno a cinque anni
RIMINI. Nubi cariche di tempesta sull’orizzonte di Aeradria, la società che gestisce l’aeroporto riminese che, ieri mattina, si è presentata in tribunale per la prima udienza sulla richiesta di ammissione al concordato preventivo per evitare il fallimento. Nella procedura completamente nuova, introdotta dal governo Monti per le aziende in difficoltà, ieri ha preso la parola il pubblico ministero che ha dato parere negativo al concordato dopo che la società ha presentato ufficialmente i propri bilanci. Ed è proprio sul fronte dei bilanci che la Procura ha rilevato alcune pesanti irregolarità tali da far sospettare che i numeri forniti da Aeradria non siano reali. I dati economici su cui si basa il concordato preventivo, infatti, non corrisponderebbero al vero per una serie di escamotage di bilancio. Il sospetto, infatti, è che a bilancio siano stati inseriti dei crediti non esigibili. Secondo la Procura, quando l’assemblea dei soci di Aeradria approvava degli aumenti di capitale questi, a loro volta, non avevano seguito da parte dei soci pubblici dell’azienda la quale, a sua volta, si presentava alle banche, forte di quanto deliberato dall’assemblea dei soci, per ottenere ulteriori prestiti. Un circolo vizioso che, tra fornitori ed enti pubblici, ha fatto lievitare il buco dell’aeroporto fino a superare i 47 milioni di euro. (…)
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