Questa sera alle ore 21.00 al Cinema Tiberio di Rimini nell’ambito della rassegna ‘Il Cinema Ritrovato’ a cura della Cineteca di
Bologna è in programma la versione restaurata di ‘Salvatore Giuliano’
(1962) di Francesco Rosi con Frank Wolff, Pietro Cammarata, Salvo
Randone e Federico Zardi.
Il capolavoro politico del cinema italiano, un film in forma d’enigma, tessuto narrativo crivellato di buchi, cinema-verità senza verità possibile. Al centro, un uomo senza volto. Tutto è concreto e allucinato, il realismo è rigore visionario. La forma è conturbante, disorientante, quasi borgesiana; intanto Rosi non molla il colpo un istante, incalzando e interrogando, attraverso la storia del bandito separatista (poi venduto alla mafia del latifondo) Salvatore Giuliano, l’Italia tra guerra e dopoguerra, gli incroci tra poteri legali e illegali, la truce e melmosa nascita d’una nazione. “Il mio scopo – ricorda il regista- era la tragedia umana scaturita dai rapporti tra Giuliano e gli altri siciliani, tra Giuliano e i carabinieri, tra Giuliano e la vera politica italiana di quell’epoca”. Il film favorì l’istituzione della Commissione nazionale d’inchiesta sulla mafia. [c.s.]
Cinema Tiberio