Corriere Romagna: La procura intende chiarire il ruolo della 63enne: l’ipotesi è abbandono di incapace aggravato dalla morte / Pensionato nel pozzo, badante indagata / Valconca, l’uomo di 88 anni si è suicidato sfuggendo al controllo della donna
RIMINI. “Abbandono di incapace aggravato dalla morte”. E’ l’ipotesi per la quale risulta indagata, a sua stessa garanzia, una cittadina russa di 63 anni, badante di un anziano che si è tolto la vita una settimana fa, gettandosi in un pozzo. La donna, difesa dall’avvocato Massimiliano Orrù, era stata ascoltata subito dopo la tragedia come persona informata sui fatti e credeva di avere spiegato ogni cosa. Evidentemente la procura ritiene di dovere effettuare degli altri accertamenti: non è chiaro se sollecitata da qualche familiare oppure di propria iniziativa.
I fatti risalgono a domenica scorsa quando il pensionato, 88 anni, residente in una località della Valconca, ha fatto ritorno nella propria abitazione dopo un periodo trascorso da una familiare. Al suo fianco per aiutarlo nelle attività di ogni giorno i parenti avevano ingaggiato una badante da circa un mese e mezzo. L’uomo, aveva qualche problema di deambulazione oltre ad altre patologie legate all’età, ma aveva insistito quel giorno per tornare nella propria abitazione. Poi, approfittando della presunta distrazione della badante, si era allontanato a piedi. (…)