RIMINI. Toglie il fiato, paralizza, blocca e manda il tilt chiunque la provi. Su questo sentimento prova a fare chiarezza la rassegna di cinema e psicoanalisi “Chi ha paura della paura?”: tre incontri in programma per tre martedì consecutivi, il 3, il 10 e il 17 novembre alla Cineteca Comunale in via Gambalunga (ore 21, ingresso 5 euro). Gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la Società Psicoanalitica Italiana. I film saranno commentati da una coppia, sempre diversa, di psicoanalisti, che dialogheranno fra loro e con il pubblico.
Timore, angoscia, spavento, terrore sono solo alcuni dei modi in cui si declina il comune sentimento della paura, un sentimento universale che può presentare aspetti sia normali che patologici. A un estremo c’è il timore che aiuta la persona a preservarsi dai pericoli e a lottare per la sopravvivenza, all’altro lo stato di allarme angoscioso, indifferenziato che imprigiona in una condizione patologica.
La psicoanalisi differenzia paura ed angoscia. Mentre la prima insorge di fronte a un pericolo reale, concreto, l’angoscia indica una situazione di attesa di un pericolo che non è presente, è indefinito, e segnala uno stato di sofferenza psichica. I film presentati nella rassegna intendono rappresentare diverse declinazioni della paura e la loro incidenza nelle relazioni umane.
Si comincia, martedì 3 novembre, con Annunzio Talacchi e Paola Masoni che si misureranno con Babadook della giovane regista australiana Jennifer Kent: una rivisitazione inquietante e raffinata del mito dell’Uomo nero; martedì 10 novembre, toccherà a Cinzia Carnevali e Gabriella Vandi affrontare la paura della paure, quella della malattia e della morte, commentando Colpa della stelle il melò di Josh Boone tratto dall’omonimo best seller di John Green.
Infine, martedì 17 novembre, Angelo Battistini e Simona Lucantoni chiuderanno il ciclo interrogandosi sull’istinto di sopravvivenza a partire dalla visione di Forza maggiore dello svedese Ruben Östlund.
[c.s. Comune Rimini]