“Coltello nella gola, la uccido in centro”. Perseguita la collega in hotel: arrestato. In manette un 36enne riminese. L’incubo per una cameriera che aveva respinto le avances
ENRICO CHIAVEGATTI – Nonostante l’ammonimento ricevuto lo scorso giugno dal questore di Rimini, ha continuato a tempestare di insulti e minacce la cameriera dell’hotel con cui aveva lavorato a Riccione e che da anni respingeva le sue avances. Ora la giustizia gli ha presentato un conto più sostanzioso: giovedì scorso, infatti, i Carabinieri, muniti di un’ordinanza di custodia cautelare per atti persecutori emessa dal gip Lucio Ardigò su richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi, l’hanno buttato giù dal letto all’alba e dopo le formalità di rito lo hanno trasferito nel carcere dei Casetti. Nonostante sia incensurato, ha scritto il giudice nell’ordinanza, “non emergono elementi favorevoli alla difesa del prevenuto” e “sussistono le esigenze cautelari in relazione alle specifiche gravi modalità e circostanze dei fatti denunciati ed alla personalità del prevenuto che ha evidenziato nei fatti di essere incline ad atti di minaccia e violenza e di non avere alcuna capacità di autocontrollo ed anzi di non percepire nemmeno il disvalore delle proprie azioni persecutorie”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna