Corriere Romagna: Le “magiche” mani di Federico Moroni /
Uno straordinario artista santarcangiolese con la cultura gastronomica sul pennello
Dalla “Piadina e salame” alla “Minestra di sedano coi fagioli”, inserita come illustrazione nel libro di Contoli
La ricetta di una minestra di sedano coi fagioli sul filo della memoria. Dosi per 4-5 persone: 300 gr di fagioli secchi (cannellini), 150 gr di sedano, uno spicchio d’aglio, olio, sale e pepe nero. Preparazione: tenere a bagno i fagioli in acqua fredda per almeno 12 ore. Una volta ammollati, lessarli aggiungendo il sale. In un tegame capace rosolare nell’olio l’aglio e il sedano a pezzi minuti. Unire i fagioli con la loro acqua e continuare la cottura aggiungendo un pugno di pasta (ditalini). Servire quindi con un una spruzzata di pepe nero macinato e un filo d’olio crudo.
Si tratta di un piatto antico e poco conosciuto, talmente povero da non poter trovare spazio su Natale a tavola, il supplemento Extra del Corriere Romagna del 15 dicembre 2012, ma ottimo e consi-
gliabile per i giorni di vigilia “stretta”.
Federico Moroni (Santarcangelo di Romagna 1914-2000) dedica al piatto un acquerello straordinario che è inserito come illustrazione nel libro di Corrado Contoli, Guida alla veritiera cucina romagnola, (Edizioni Calderini, Bologna, 1972). Lo stesso piatto è oggetto di un’altra illustrazione della medesima qualità grafica per il volume Mangiari di Romagna di Giovanni Quondamatteo, Luigi Pasquini e Marcello Caminiti (Grafiche Galeati, Imola, 1975). Quest’ultimo ricettario è illustrato da altri pittori romagnoli, fra i quali Alberto Sughi che esegue la copertina dominata da un grottesco e poco accattivante profilo d’uomo in primo piano che mangia le tagliatelle. Gli autori delle tavole sono Mario Bocchini, Luciano Caldari, Giovanni Cappelli, Obes Gazza ,Mario Morigi, Osvaldo Piraccini, Luigi Pasquini, Domenico Rambelli, Gaudio Serra e Giulio Turci.
Per la “Guida veritiera” di Cintoli, Moroni esegue anche la copertina nella quale raffigura sempre due mani che grattano il pane secco con la grattu- gia direttamente sul pesce prima di cucinarlo. Anche in questo caso la cultura gastronomica dell’autore emerge chiaramente. Il pane così ottenuto è di grana più grossolana rispetto a quello grattugiato a macchina e mangiando il pesce cotto al forno o alla griglia si avvertirà croccante e asciutto e ben disposto a ricevere l’olio crudo finale. Un’altra illustrazione perfettamente in linea con il carattere controcorrente di Moroni è quella che mantiene l’inquadratura delle mani
mentre tolgono la pelle ad una fetta di salame che finirà in mezzo alla piada. Controcorrente perché propone il salame romagnolo a lardello “grosso” mentre la tradizione indicherebbe il prosciutto o il formaggi molle di vacca come “imbottitura” ideale. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi