Rimini. Avvelenato da un bicchiere di metadone. Il pm: ora processate il vicino di casa

Rimini. Avvelenato da un bicchiere di metadone. Il pm: ora processate il vicino di casa

Un cuoco di 28 anni era finito in coma. Respinta la richiesta di archiviazione dal gip, disposta l’imputazione coatta.

Il giudice per le indagini preliminari respinge la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura per il 40enne arrestato perché sospettato di avere fatto ingerire un bicchiere di metadone a un uomo poi finito in coma, per una decina di giorni, nel reparto di Rianimazione. Il gip Manuel Bianchi ha infatti disposto l’imputazione coatta ed entro dieci giorni sarà formulata dal pm la richiesta di rinvio a giudizio, che porterà con ogni probabilità a un processo per tentato omicidio o lesioni personali. Il gip tra l’altro ha ritenuto pertinenti le prove aggiuntive indicate dalla difesa, l’avvocato Stefano Caroli, che ha richiesto al Sert delle annotazioni relative alla somministrazioni settimanali di metadone al 40enne arrestato. E anche l’acquisizione dei dispositivi elettronici, come computer e cellulare, per verificare il contenuto delle memorie e aiutare le indagini. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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