Badanti, salgono i costi in famiglia
Aumentano gli stipendi e le spese a carico dei datori di lavoro, ma c’è anche il rischio di lavoro nero
Stipendi più alti per i lavoratori domestici. Per effetto dell’adeguamento retributivo dovuto all’inflazione galoppante, badanti e colf questo mese percepiranno uno stipendio accresciuto del 9,2 percento. La busta paga si gonfia anche nella voce degli importi per le “indennità vitto e alloggio”, che saranno più alte del 11,5 percento. È uno scatto importante, attuato dal governo, dopo il mancato accordo con i sindacati. Altro inghippo: spiega Andrea Zini, presidente di Assindatcolf che il 52,3 percento dei lavoratori domestici è irregolare (dati Inps 2020). Dietro la piaga del lavoro nero, infatti, c’è una perdita spalmata fra agenzia dell’Entrate e Inps di circa 2,7 miliardi di euro l’anno. Un salasso statale. La beffa, oltre l’inganno, è che una famiglia con un lavoratore domestico in nero, secondo Assindatcolf, risparmia solo il 6-7%, ma in caso di vertenza sindacale ci perde ben il 30 percento. La Regione Emilia-Romagna è la terza in Italia per numero di lavoratori domestici, sono circa 85mila. Al secondo posto troviamo Lazio (130mila) e Lombardia (184.806) che domina la classifica. Secondo i dati dell’osservatorio lavoratori domestici dell’Istituto di previdenza, poi, in provincia di Rimini al 2021 (ultimi dati disponibili) risultano circa 5mila e ottocento lavoratori domestici, divisi fra badanti, colf e baby sitter (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino