Rimini. Il killer di Cristina rischia l’ergastolo: «Ha infierito su di lei con crudeltà»

Rimini. Il killer di Cristina rischia l’ergastolo: «Ha infierito su di lei con crudeltà»

Giudizio immediato per Simone Vultaggio, che massacrò la compagna davanti al figlioletto di pochi mesi. La difesa: «Era imbottito di psicofarmaci, il giorno prima del delitto chiamò il medico perché stava male»

Rischia la condanna all’ergastolo Simone Benedetto Vultaggio, l’operaio riminese che il 25 giugno scorso massacrò la compagna Cristina Peroni davanti al loro figlioletto di 5 mesi. Il giudice Raffaella Ceccarelli ha disposto il giudizio immediato per l’assassino di Cristina. Il processo partirà il 5 giugno, praticamente un anno dopo il delitto commesso nella sua abitazione in via Rastelli. Il 48enne riminese, che è difeso dall’avvocato Liana Lotti, davanti alla Corte d’Assise è accusato di omicidio pluriaggravato, dei maltrattamenti contro Cristina prima del delitto e anche di detenzione illegale di una pistola calibro 22 e di 108 proiettili. Vultaggio ha ucciso la compagna 33enne – che voleva lasciarlo definitivamente – con 14 colpi di mattarello e 51 coltellate, con le ’aggravanti di «aver agito con crudeltà» e di «aver infierito sulla vittima con feroce accanimento». Almeno 29 colpi sarebbero stati inferti quando Cristina era già a terra inerme. Dall’indagine sul delitto di via Rastelli, condotta dalla Squadra mobile della polizia e coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, è venuto fuori che Vultaggio aveva picchiato e maltrattato Cristina più volte durante la loro relazione, anche quando lei era incinta (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy