Corriere Romagna: Cda all’osso, caccia al sostituto di Vernocchi /
Il consiglio generale decide entro fine mese. Le filiali del centro allungano l’orario e aprono il sabato /
Esposto contro i conti della banca. Vitali: «Solo in politica si perseguono eventuali reati?»
RIMINI. Spetterà al consiglio generale della Fondazione Carim stabilire se rimpiazzare o meno Bruno Vernocchi nel consiglio di amministrazione.
Lunedì scorso il vice presidente Vernocchi ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dal cda di Palazzo Buonadrata. Ora la Fondazione dovrà stabilire come procedere. Il cda è formato da sette componenti: presidente, vice, più cinque membri. Attualmente, però, il numero è ridotto all’osso con il solo presidente Massimo Pasquinelli e quattro consiglieri (Leonardo Cagnoli, Gianandrea Polazzi, Giovanni Protti, Renzo Ticchi). Oltre a Vernocchi, manca infatti all’appello anche Matteo Guaitoli passato dal cda della Fondazione a quello di Banca Carim e mai sostituito.
Il cda della Fondazione va in scadenza entro poco tempo, ma presidente e vice mantengono il posto. Pasquinelli è quindi saldo al vertice, mentre il posto del vice è vacante. Il consiglio generale si riunirà alla metà di maggio per stabilire il da farsi. La cosa più naturale pare quella di andare al rinnovo totale dei vertici e poi
procedere alla nomina del vice. L’alternativa è “blindare” da subito un consigliere al posto di Vernocchi. (…)
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