Mario Gradara – Il Resto del Carlino: «C’è rischio tsunami per l’Adriatico: onde giganti causate dai fondali bassi» /
Il dirigente dell’istituto di geofisica e vulcanologia dopo il sisma in mare
RIMINI. (…) Registrate in quella che il suo istituto classifica come ‘Zona Rimini’, a medio rischio sismico. Ci può essere un collegamento tra il sisma di quasi un anno fa in Emilia, le diverse scosse più lievi registrate in questi mesi in Romagna ed Emilia, e queste ultime?
«Se facciamo un’analisi di ampia prospettiva, il collegamento c’è. Quelle interessate sono tutte le zone che noi definiamo ‘in deformazione’, che a Rimini sono anche offshore».
Cioè in mare. L’Adriatico ha caratteristiche tali da far temere, in linea meramente teorica, un possibile rischio tsunami?
«In via teorica la possibilità esiste — dice Chiarabba —. Anzi, in passato, parlo di secoli o addirittura ere geologiche, l’Adriatico è stato teatro di devastanti tsunami».
In quali zone in particolare?
«Le coste ex Jugoslave, che tra l’altro hanno in generale fondali molto più profondi rispetto a quelle italiane. Ma anche le coste italiane dell’Adriatico meridionale, quelle dell’attuale Puglia in particolare». (…)
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