La Polizia di Stato di Rimini ha arrestato due cittadini di nazionalità peruviana, sospettati di essere responsabili di una serie di furti con strappo e rapine avvenuti tra i mesi di maggio e luglio.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno consentito di attribuire ai due individui almeno sette episodi, tutti concentrati nelle aree turistiche di Marina Centro e lungo il lungomare riminese, zone particolarmente frequentate durante la stagione estiva.
L’inchiesta si è rivelata particolarmente complessa, richiedendo l’acquisizione di numerose testimonianze, l’analisi delle immagini di videosorveglianza e il monitoraggio dei movimenti dei sospettati nei luoghi dei crimini. Grazie a queste prove, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire il modus operandi dei due uomini, che approfittavano della presenza di numerosi turisti per colpire le vittime. Gli attacchi avvenivano di sorpresa: le vittime venivano avvicinate e derubate di catenine e oggetti preziosi in oro, che venivano strappati di dosso prima che i malviventi fuggissero rapidamente in bicicletta.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha riconosciuto la pericolosità dei due sospettati, evidenziando la ripetitività e la metodicità dei loro crimini, compiuti in pieno giorno e con una certa rapidità. Le vittime, spesso seguite per diversi chilometri, venivano aggredite in luoghi attentamente studiati per evitare l’intervento delle forze dell’ordine o di testimoni.
Uno dei due sospettati era già stato fermato il 30 agosto, in seguito a una rapina violenta compiuta il giorno precedente ai danni di un anziano di 88 anni, aggredito nelle vicinanze della sua abitazione a Rimini. Le indagini rapide della Squadra Mobile, che aveva subito riconosciuto il modus operandi, hanno portato all’individuazione dell’autore dopo poche ore. L’uomo è stato arrestato mentre cercava rifugio presso un connazionale.
Già detenuto per la rapina del 29 agosto, il primo indagato ha ricevuto una nuova ordinanza cautelare direttamente nel carcere di Rimini, dove si trovava. Il secondo sospettato, invece, è stato individuato solo successivamente, grazie a un’attività di pedinamento di una persona a lui vicina, che ha consentito alla Polizia di rintracciarlo e arrestarlo.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire eventuali ulteriori responsabilità dei due arrestati. Il caso ha suscitato particolare attenzione nella comunità riminese, preoccupata per la sicurezza nelle aree turistiche.