Enrico Chiavegatti di Corriere Romagna: Imprenditrice sequestrata da falsi postini /
Legata la badante, hanno sventrato il caveau in tavernetta a colpi di mazza ferrata /
Sottratti dalla cassaforte i ricordi di una vita intera di Lidia Ghiggini in Toni: bottino 50mila euro
RIMINI. Doveva essere una giornata di festa: Daniela, la sua secondogenita, ieri, festeggiava il cinquantesimo compleanno. Una data che Lidia Ghiggini in Toni, 84 anni, e tutta la sua famiglia, non potrà dimenticare. Colpa dei due rapinatori che hanno violato la sua casa e dopo averla sequestrata con la badante, hanno ripulito il caveau dove custodiva gelosamente i ricordi di una vita. L’unica cosa positiva è che a nessuna delle due donne è stato torto un capello.
Tutto inizia verso le 10. Due uomini, 50 anni uno, 30-35 l’altro, italiani, con accento meridionale, suonano al cancello della villa al civico 12 di viale Vittorio Veneto. «Dobbiamo consegnare un pacco» dicono alla badante italiana che da un po ’di tempo è l’ombra di una delle si-nore del commercio e del turismo riminese, costretta alla pensione “forzata” per motivi di salute. La signora apre e la coppia arriva davanti alla porta d’ingresso. Serve una firma per lasciare il pacco ma dicono di non aver una penna «la seguiamo in casa ce ne sarà una». «Assolutamente no» è la risposta secca e siccome quei due si fanno troppo insistenti li invita a rivolgersi al Parioli, l’hotel adiacente di proprietà della famiglia Toni. La risposta dei banditi non si fa attendere: la badante viene spinta nel grande ingresso della villa. (…)