Rimini. Concessioni demaniali nella bufera. Corriere Romagna

Rimini. Concessioni demaniali nella bufera. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Il rinnovo delle concessioni scatena il dibattito a Roma e a Rimini, anche se le dimissioni di massa rischiano di penalizzare imprese e operatori / Petitti: «Arenile, il Pdl fa solo accademia» / L’onorevole del Pd: «Pizzolante cambia mille idee» 

RIMINI. Concessioni demaniali sempre più nella bufera. Le operazioni di rinnovo per l’e nnesima volta hanno innescato il braccio di ferro fra Pd e Pdl.


Il fatto. Con il documento Destinazione Italia il governo ha riaperto il caso concessioni demaniali. In sintesi: rendono poco, attiriamo capitali stranieri attivando gare pubbliche. Apriti cielo. Bagnini e avvocati difensori dei bagnini si sono fatti sentore a gran voce. Finchè al tavolo di coordinamento delle concessioni è stata avanzata la proposta di vendere (ovviamente ai concessionari) il tratto di spiaggia già edificata. Contrari gli amministratori riminesi (del Pd). Favorevole il Pdl, con in testa l’onorevole Sergio Pizzolante.


La replica. Nel gioco degli attacchi e delle risposte, oggi entra in campo l’onorevole del Pd, Emma Petitti. «Sul tema delle spiagge – scrive – Pizzolante è noto per aver cambiato più volte posizione. Dalla proposta Fitto secondo la quale sarebbe stato impossibile non ottemperare alle norme europee, a quella di Tremonti che sosteneva il diritto di superficie per 90 anni.

Successivamente ha sostenuto che occorreva fare uscire le spiagge dalla Bolkestein». (…)La posizione del Pd è invece da sempre quella di aprire un confronto con l’Europa per sostenere la peculiarità della gestione delle spiagge pubbliche e per garantire le specificità delle nostre imprese e dei servizi offerti ai turisti». (…)

 

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