Rimini. Dritan Demiraj vuota il sacco sull’omicidio di Silvio Mannina. NQ di Rimini

Rimini. Dritan Demiraj vuota il sacco sull’omicidio di Silvio Mannina. NQ di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: La versione dell’albanese smentirebbe quella finora raccontata dalla fidanzata. Marginale il ruolo del terzo uomo / Così Dritan e Monica uccisero Mannina / Secondo Demiraj la Sanchi lo aiutò ad ammazzare l’amante della sua ex / E mentre il killer stava strangolando il milanese lo zio suonò il campanello

RIMINI – (ad.ce.) Verità diverse. Ricostruzioni contrapposte. Dritan Demiraj e lex fidanzata Monica Sanchi raccontano due dinamiche in antitesi. Gettando l’uno addosso all’altro la compartecipazione o la diretta responsabilità dell’omicidio di Silvio Mannina. Mentre la 38enne cameriera riccionese sostiene che quella maledetta sera del 28 febbraio scorso quando fu ammazzato il povero 30enne senzatetto milanese, a casa del killer c’erano quattro persone: Demiraj, lo zio Sadik Dine, il misterioso albanese e lei; il pasticciere sulla scena del crimine pone due soli individui: lui e la Sanchi. Che, sempre secondo la versione del killer albanese, avrebbe partecipato direttamente all’uccisione di Mannina, l’amante di Lidia Nusdorfi, l’ex convivente di Demiraj nonché madre di suo figlio, accoltellata a morte l’1 marzo alla stazione di Mozzate dall’albanese. Quale la verità? Chi dei due mente e chi no? (…)

 

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