Federico Rossi – Nuovo Quotidiano di Rimini: Paura lunedì sera a Ca’ Baldacci, chiamati polizia e carabinieri. Sul posto anche l’Arpa ma “l’allarme risultava già essere cessato” / Il biodigestore “erutta”, la gente in strada / I residenti: “Un boato, poi è partita la sirena. Fuori un odore acre e una nuvola di fumo” / Hera: “La causa un blocco ad una macchina, normale nella fase di avvio di un impianto”
RIMINI. Un rumore sordo, una sirena di allarme che si protrae per circa un’ora e mezza e contemporaneamente una nuvola di fumo che in poco tempo avvolge la vallata. E‘ lo scenario inquietante con cui lunedì sera hanno dovuto convivere per qualche ora gli abitanti della frazione di Ca’Baldacci, nel forese. La causa il “famigerato” biodigestore costruito recentemente in zona e già al centro di grandi polemiche nelle settimane scorse per le possibili ripercussioni sulla salute dei gas emessi dall’impianto. (…) “Intorno alle 21,15 – racconta Pirrottina – c’è stato un botto fortissimo proveniente dal vicino biogestore subito seguito dal rumore assordante della sirena d’allarme e da una nuvola di fumo dall’odore estremamente acre che ha invaso tutta la zona. E’ proprio quest’ultima quella che ci ha preoccupato subito di più e non solo a me, ma anche naturalmente all’altra decina di residenti del paese. (…) A fornire qualche spiegazione in più sull’accaduto ci pensa però Hera che in un comunicato spiega che la causa di quanto successo è da ricercarsi in “un blocco ad una delle macchine presenti all’interno dell’impianto, evento del tutto normale nelle fasi di avvio di impianti di questo tipo. Come da procedura, l’impianto è stato messo in condizioni di sicurezza da parte dei tecnici Hera e del personale della ditta costruttrice, intervenuti prontamente”. (…)
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