Rimini. «Giustizia è fatta per mia figlia Sonia»

Rimini. «Giustizia è fatta per mia figlia Sonia»

«Giustizia è fatta per mia figlia Sonia»

Ergastolo al killer della 29enne uccisa in Salento. La madre: «Condanna esemplare, ma non c’è felicità: provo solo rabbia e dolore»

MANUEL SPADAZZI – «Niente e nessuno ci potrà restituire Sonia. Ma almeno giustizia è fatta, per mia figlia e per le altre donne uccise come lei». Sabrina Lombardi, madre di Sonia Di Maggio, ha accolto così ieri la sentenza della Corte d’Assise di Lecce. I giudici hanno condannato all’ergastolo Salvatore Carfora, il 39enne che un anno fa in Salento uccise la giovane riminese con una trentina di coltellate. Sonia, che aveva solo 29 anni, era arrivata da poco a Specchia Gallone, il paese salentino dove viveva con il suo nuovo fidanzato. Carfora venne arrestato il 2 febbraio, il giorno dopo il massacro. Durante il processo il killer di Sonia ha assicurato che non voleva ucciderla, che il suo era stato un raptus. E in aula aveva chiesto scusa alla mamma di Sonia, presente il giorno in cui è stato sentito. Ma i giudici hanno deciso di non fare sconti e accolto in pieno la tesi del pm: Carfora ha ucciso Sonia in maniera premeditata, dopo averla perseguitata e minacciata per lungo tempo. I giudici hanno anche disposto il risarcimento danni per i familiari di Sonia, che andranno ora quantificati. «Una sentenza esemplare.

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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