Rimini. Hotel sequestrati, violenza e minacce a pubblico ufficiale. NQ di Rimini

Rimini. Hotel sequestrati, violenza e minacce a pubblico ufficiale. NQ di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: Nuovi guai per la famiglia Lanna, accusata di avere collegamenti con la Camorra. Per protesta si ribellarono davanti al Tribunale / Violenza per riavere i beni confiscati / Hotel di proprietà, 5 in gestione e una gastronomia sotto sequestro / Ora il curatore del Tribunale accusa: mi hanno strattonato e rinchiuso

RIMINI – Crescono i guai per la famiglia Lanna. Almeno per cinque elementi della famiglia che sono indagati dalla Procura per violenza e minacce nei confronti dell’amministratore giudiziario nominato dal tribunale per gestire il loro patrimonio.

Tutti beni riconducibili, secondo gli inquirenti, a Ciro, Francesco e Giovanni Battista Lanna, fratelli già conosciuti per reati legati agli stupefacenti: e cioè un albergo di proprietà e cinque società attive per la gestione di altrettanti hotel a Miramare, oltre ad una gastronomia a Riccione, e un appartamento di proprietà a Monte Colombo, posti sotto sequestro il 9 maggio scorso da Guardia di Finanza e Polizia sulla scorta del codice antimafia. Secondo l’accusa inserita nel fascicolo d’indagine aperto dal pm Luca Bertuzzi i cinque avrebbero minacciato e rinchiuso in un locale con intento intimidatorio l’amministratore giudiziario. Che, ieri, nel corso di un’udienza in tribunale nel corso della quale si sarebbero dovuti confiscare o restituire i beni (per un valore di 2,5 milioni di euro) ha chiesto al giudice delegato la revoca del suo mandato che è stata, però, per ora solo congelata. (…)


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