Andrea Rossini di Corriere Romagna: Lui dice: «La morte è bella», lei tenta di uccidersi / L’ipotesi è che la sedicenne sia stata influenzata
dalle parole del giovane conosciuto in un pub
RIMINI. Con i suoi discorsi, al tavolino di un locale, avrebbe alimentato le fantasie adolescenziali di morte di una ragazzina sedicenne in crisi esistenziale. Al punto che, una volta a casa da sola, lei ha tentato di farla finita imbottendosi di pasticche. Ora lui è indagato per istigazione al suicidio. Un addebito delicato per un’ipotesi di reato prevista dal codice penale e punita severamente. Tutto però da dimostrare da parte dei carabinieri impegnati a ricostruire quanto l’indagato abbia davvero potuto influire sul gesto della ragazza, salvata in extremis grazie alla segnalazione dei genitori e all’intervento del personale del 118 e dell’ospedale.
I fatti risalgono alla fine di agosto e sono accaduti in una località del Riminese. (…)
Una volta al chiuso della sua stanza la ragazza, già sofferente di stati d’ansia, ha pensato far suo quel desiderio di annientamento ingerendo sedici pillole di un noto antidepressivo. Soltanto l’attenzione dei genitori, solleciti nel dare l’allarme, ha impedito che quel gesto la portasse alle estreme conseguenze. Se e quanto abbia influito sul tentativo la strana conversazione nel locale lo dirà l’inchiesta sull’episodio (pm Davide Ercolani).