Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16), dotato di impianto digitale di proiezione Sony 4K e audio Dolby Digital 7.1, domenica 9 febbraio alle ore 21 (biglietti € 5 interi, € 4 ridotti) nuovo appuntamento con la rassegna Il Cinema ritrovato della Cineteca di Bologna con la proiezione del film La febbre dell’oro di e con Charlie Chaplin.
La danza dei panini, Charlot che si mangia una scarpa (doverosamente bollita) o che diventa un pollo gigante, una pericolante capanna in bilico sul baratro tra le montagne innevate. Tutte sequenze che farebbero storia a sé, se non appartenessero tutte allo stesso film: La febbre dell’ oro. Capolavoro massimo del genio chapliniano, realizzato nel 1925, The Gold Rush – La febbre dell’oro arriva ora nelle sale italiane, da lunedì 3 febbraio, grazie al progetto di distribuzione dei classici restaurati Il Cinema Ritrovato. Al cinema della Cineteca di Bologna e Circuito Cinema. La distribuzione in sala di The Gold Rush inaugura, assieme alla pubblicazione del romanzo inedito di Charles Chaplin, Footlights, per le Edizioni Cineteca di Bologna, le celebrazioni, affidate dall’Association Chaplin alla Cineteca di Bologna, per il centenario dell’invenzione della maschera di Charlot (la sua prima apparizione è nel cortometraggio Kid Auto Races at Venice del 7 febbraio 1914). E per l’occasione, proprio Kid Auto Races at Venice precederà in tutte le sale la proiezione di The Gold Rush, che la Cineteca di Bologna lancia nel restauro del suo laboratorio L’Immagine Ritrovata (realizzato in collaborazione con Criterion Collection, Photoplay Productions e Roy Export Company S.A.S.), ripristinando la versione originale muta, come non l’abbiamo mai vista né… ascoltata! Il nuovo restauro restituisce, infatti, per la prima volta la velocità corretta alle immagini (non vedremo tutti andar di corsa, com’è nel nostro immaginario del cinema comico muto, costruito su errori di proiezione perpetuatisi nel tempo) e alla partitura dello stesso Chaplin, restaurata anch’essa da Timothy Brock che l’ha ora incisa nuovamente con l’Orchestra Città Aperta. [c.s.]
Ufficio stampa: Paolo Pagliarani
