Rimini. Marito avvelenato con il topicida, nuovi risvolti potrebbero essere racchiusi nella memoria di uno smartphone

Rimini. Marito avvelenato con il topicida, nuovi risvolti potrebbero essere racchiusi nella memoria di uno smartphone

Marito avvelenato con il topicida, si scava nel telefono della moglie. Sotto la lente di ingrandimento le ricerche fatte dalla 46enne moldava con lo smartphone. Ma la donna, per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari, nega ogni accusa

Nuovi, possibili risvolti potrebbero essere racchiusi nella memoria di uno smartphone. Sarà setacciato dai consulenti informatici della Procura il telefonino di Ala Cucu, la 46enne moldava accusata del tentato omicidio del marito attraverso l’iniezione di dosi di topicida nei pasti. Una vicenda sconvolgente, quella portata alla luce dagli investigatori della squadra mobile di Rimini, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili e coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli. L’ipotesi che gli inquirenti puntano a verificare è se Cucu abbia compiuto delle ricerche sui veleni, documentandosi su come reperire i principi attivi e sulle modalità di somministrazione. Per questo motivo sarà importante scandagliare la cronologia del telefonino e le pagine web visitate dalla 46enne. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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