Una ditta edile riminese ha trasportato mille tonnellate di inerti di altre aziende senza avere autorizzazioni ambientali.
ERIKA NANNI – Per arrotondare i guadagni della sua attività principale, nell’ambito dell’edilizia, aveva assunto l’abitudine di prendersi in carico i rifiuti speciali di lavorazione di altre aziende, occupandosi dello smaltimento. Un servizio che una ditta del Riminese offriva ad almeno 24 imprese dislocate tra le province di Rimini, Forlì- Cesena e Ferrara, praticando un prezzo più basso della concorrenza. L’azienda edile della provincia di Rimini beneficiava infatti dell’assenza di tasse e di minori costi di gestione, in virtù del suo operare illecitamente, poiché non in possesso delle autorizzazioni ambientali. Un traffico di rifiuti che nel tempo ha acquisito proporzioni enormi, fino a movimentare mille tonnellate di scarti e andando a costare, complessivamente, 600mila euro di sanzioni alle imprese risultate coinvolte (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna