Rimini. Maxi truffa da 440 milioni di euro con gli aiuti Covid-19, parte del processo “trasloca” a Milano

Rimini. Maxi truffa da 440 milioni di euro con gli aiuti Covid-19, parte del processo “trasloca” a Milano

Maxi truffa con gli aiuti Covid, parte del processo trasloca a Milano. Giro di affari da 440 milioni di euro con i crediti di imposta: i giudici di Rimini dichiarano l’incompetenza territoriale per una costola dell’inchiesta e mandano le carte in Lombardia

LORENZO MUCCIOLI – Colpo di scena nel corso dell’udienza del processo “Free Credit”, svoltasi martedì scorso davanti al Tribunale di Rimini in composizione collegiale. I giudici, dichiarando infondata l’eccezione sollevata dagli avvocati della difesa sulla nullità del decreto di giudizio nei confronti di sei indagati colpiti da misure cautelari, hanno invece ritenuto ammissibile quella sull’incompetenza territoriale. Una delle costole dell’inchiesta – relativa a una maxi frode legata alla cessione di finti crediti di imposta per un valore di 440 milioni di euro – rischia ora di “traslocare” a Milano, il cui Tribunale è stato individuato come competente per territorio. Una truffa, quella che sarebbe stata messa in piedi dai quasi 90 indagati tra promotori, partecipi e “teste di legno” con il coinvolgimento di 116 aziende, che l’ex ministro dell’Economia, Daniele Franco, aveva definito “una delle più grandi della storia della Repubblica”. A scoperchiare quel vaso di Pandora erano stati i militari del nucleo di polizia economico tributaria della Guardia di Finanza di Rimini, con il coordinamento del sostituto procuratore Paolo Gengarelli. Un’indagine, la loro, che ha fatto scuola in tutta la Penisola, diventando un vero e proprio caso studio. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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