Renato Di Giovanni: «Minacciati e aggrediti, a ogni turno prego per tornare a casa sano e salvo. Serve più polizia a bordo».
MANUEL SPADAZZI. All’inizio di ogni turno preghiamo per tornare a casa sani e salvi». Renato Di Giovanni, capotreno riminese di 39 anni in servizio dal 2004, ha perso il conto «di aggressioni, minacce e insulti subiti al lavoro». Solo negli ultimi giorni «nel Riminese 2 colleghi sono stati aggrediti da passeggeri senza biglietto»: uno venerdì a Viserba, un’altra domenica a Cattolica. Da gennaio a giugno sono state già 35 le aggressioni subite dai capitreno in Emilia Romagna (nel 2019 erano state 18 in un anno intero…) e la situazione non va meglio nel resto d’Italia. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino