Rimini. Omicidio di Pierina Il giallo dell’ascensore: «L’assassino è salito fino al terzo piano»

Rimini. Omicidio di Pierina Il giallo dell’ascensore: «L’assassino è salito fino al terzo piano»

RASSEGNA STAMPA – Nuovi accertamenti della polizia sull’impianto del condominio Quella sera erano presenti Manuela Bianchi, il fratello Loris e la figlia 16enne, Louis Dassilva e la moglie Valeria Bartolucci

Un giallo che ruota attorno ad un palazzo e al suo ascensore. L’altro ieri gli agenti della squadra mobile di Rimini, guidati dal vice questore aggiunto Dario Virgili, sono tornati nuovamente in via Del Ciclamino, là dove il 3 ottobre scorso Pierina Paganelli, 78 anni, è stata massacrata con 29 coltellate. Ancora una volta, l’attenzione degli inquirenti – che stanno cercando di ricostruire i possibili spostamenti compiuti dal killer – si è concentrata sull’ascensore che collega gli appartamenti del civico 31 al seminterrato in cui si trovano i box auto sotterranei e il piccolo vano, compreso tra due porte tagliafuoco, dove l’ex infermiera è stata aggredita e pugnalata a morte con un coltello da cucina. Gli accertamenti sono durati nel complesso circa tre ore, dalle 21 a mezzanotte: fascia oraria durante la quale l’uso dell’ascensore è stato interdetto ai condomini. Insieme ai poliziotti, c’erano anche degli esperti di impianti di elevazione. Sulla base dei rilievi, sarebbe stato possibile delineare indicativamente quanto avvenuto attorno alle 22.15, orario ritenuto molto verosimilmente quello del delitto. Dopo essere rimasto bloccato per una quindicina di minuti in corrispondenza del garage, l’ascensore sarebbe quindi ripartito salendo fino al terzo piano della palazzina (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy