Percosse, minacce e insulti alla sorella: la madre tace, i condomini denunciano. Anche la mamma era maltrattata, ma sopportava in silenzio: voleva che la figlia facesse lo stesso
ERIKA NANNI – Sono stati i condomini a denunciare il fatto ai Carabinieri. Lei, una giovane donna, si era sfogata alla fine di un’assemblea condominiale raccontando di essere costretta a “tenere la bocca chiusa”, a non far trasparire i suoi pensieri, a mettersi sempre più all’angolo per non rischiare di suscitare l’ira del fratello, che avrebbe potuto prenderla a botte da un momento all’altro. È così che anni di soprusi e maltrattamenti dentro casa sono finiti sul “tavolo” degli uomini dell’Arma prima e in aula di Tribunale poi. Attivata la procedura del Codice rosso, il giudice per le indagini preliminari, Manuel Bianchi, ha disposto per un uomo di circa 35 anni, residente nel Riminese, l’allontanamento dalla casa famigliare e il divieto di mettersi in contatto con la sorella. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna