Luca Cassiani – Corriere Romagna: «Patto trasversale con i parlamentari degli altri partiti. Alta velocità indispensabile lungo l’Adriatico. Un delitto non valorizzare al massimo Rimini città di Fellini» /
«Marchio Italia per conquistare il mondo» /
Pizzolante (Pdl): «Punto sui distretti turistici a burocrazia zero. Il futuro viene dalla Cina»
RIMINI. Per quali motivi al centro delle politiche del governo non c’è mai il turismo?
«Il vero crimine è stata la riforma del Titolo V della Costituzione varata dall’ex governo Amato nel 2001. Sono state attribuite tutte le competenze alle Regioni e questo ha portato a una dispersione di risorse. La seconda ragione è un’oggettiva sottovalutazione di ciò che il turismo rappresenta per l’Italia: non c’è mai stata una politica industriale e fiscale adeguata al settore con la più alta potenzialità di crescita del Paese. Ad eccezione del ministero del turismo istituito dall’ultimo governo Berlusconi».
Cosa è stato fatto?
«Iniziative importanti pur nelle ristrettissime competenze nazionali: attività promozionali a marchio Italia nel mondo, ripristino dei buoni vacanza, reintroduzione del lavoro a chiamata e di apprendistato». (…)
Turismo italiano e straniero: dove Rimini può fare di più?
«Rimini deve consolidare la sua presenza sul mercato russo. Mentre con il progetto Marchio Italia, Rimini può ritagliarsi uno spazio prezioso per decine di milioni di turisti in arrivo dalla Cina. Anche su questo serve un progetto innovativo, capace di competere con la concorrenza della Germania. Rimini ha le carte in regola per aprire rapporti, commerciali e industriali, con la Cina come sta facendo con la Russia. Un progetto che va costruito con un tavolo di lavoro insieme a San Marino, Paese storicamente amico della Cina, con cui da decenni intrattiene relazioni diplomatiche speciali».
Cosa ne pensa della tassa di soggiorno?
«Sono contrario da sempre. Rimini è la capitale europea dell’accoglienza, non può applicare la tassa ai suoi ospiti».
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