Adesso è il tesoro di Giulio
Lolli l’obiettivo della Procura di Rimini, anche sulla base dell’arresto del suo complice Elenio
Arcifa, in cui si è seguito il percorso dei bonifici San Marino – Svizzera.
Scrive Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino Rimini: E’ Arcifa a portare gli investigatori all’ex presidente della Rimini
Yacht. Un uomo che non ha legami con la società nautica e che nessuno degli amici o dei familiari di Lolli ha mai sentito nominare.
Il bolognese l’ha sempre tenuto lontano dalla sua vita ‘ufficiale’, ma è ormai chiaro che è con lui che ha pianificato fuga e latitanza.
Un uomo che si muove spesso nei paesi del Magreb e che va personalmente in Algeria, Tunisia e Libia per rifornire Lolli di quattrini. Biglietti aerei, celle telefoniche e carte di credito (grazie a un circuito internazionale che segnala in tempo reale ogni movimento che fa), consentono agli inquirenti di ricostruire gran parte dei suoi movimenti. Ma anche attraverso Facebook, dove il catanese ha il suo profilo e dice più di quello che dovrebbe, aiutando gli investigatori riminesi a stringere i tempo della cattura.
Lui non immagina di essere ormai stato individuato e che i suoi viaggi vengono costantemente ‘monitorati’. Come quello di Malta, dove per un soffio Lolli sfugge alla cattura.