Annalisa Boselli – Corriere Romagna: Lavoratori: soli, sfruttati, disperati /
Tante le storie di chi è venuto nel nostro Paese sperando in una vita migliore /
Coppia costretta a vivere in una cabina senza luce «perchè si deve risparmiare»
RIMINI. Minimo comune denominatore: paghe basse, sfruttamento, solitudine, violenza e sradicamento. Sono le storie di migranti contenute nel rapporto povertà 2012 della Caritas di Rimini, presentato sabato scorso.
C’è ad esempio la storia di Maria (il nome è di fantasia), rumena arrivata in Italia nel 2004 e subito truffata appena scesa dal pullman. Dopo una serie di lavoretti saltuari su e giù per la penisola, Maria arriva in provincia di Rimini dove inizia a fare la badante a una coppia di anziani. Un giorno libero alla settimana, per il resto il servizio in casa è da intendersi 24 ore su 24. Il contratto non c’è e quando Maria ha una pesante infezione alla gengiva la coppia le vieta di andare dal medico per una settimana.
Ci sono anche le tante testimonianze raccolte dall’associazione “Rumori sinistri”, che la Caritas ha deciso di inserire nel rapporto e che mostrano in maniera impietosa lo sfruttamento selvaggio nella filiera del divertimento e del turismo della riviera romagnola. (…)
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